Per la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana, questa settimana vi consigliamo il libro “Il tempo di tornare a casa” di Matteo Bussola (Einaudi).

Matteo Bussola (Verona, 1971) ha pubblicato per Einaudi il bestseller Notti in bianco, baci a colazione, (2016 e 2018), tradotto in molti Paesi, Sono puri i loro sogni (2017), La vita fino a te (2018 e 2019) e L'invenzione di noi due (2020) e Il tempo di tornare a casa (2021); per Salani, ha pubblicato il libro per ragazzi Viola e il Blu (2021). Conduce una trasmissione radiofonica su Radio 24, I Padrieterni. Tiene una rubrica sul settimanale F” dal titolo Uno scrittore, una donna.

La Storia

Un racconto colmo di vita, un mosaico emozionale che si completa incontrando i personaggi che lo animano. Una stazione che pare infinita nei suoi riflessi, nelle maschere indossate dai protagonisti di questo scenario multiforme. Il lettore viene costantemente chiamato in causa per osservare senza giudicare, per scrutare e lasciarsi andare a riflessioni esistenziali. 

“Vivere, in fondo, non è che una serie di storie che si chiudono e si aprono, un continuo stringere la presa e lasciar andare. Una catena infinita di incontri e di addii. Quante esistenze attraversano una stazione affollata. Dietro i volti delle persone in fila all’edicola o al bancone del bar si nasconde un groviglio di desideri e paure, di dolori e speranze. C’è una donna che non deve partire, eppure resta seduta lí, le borse della spesa ai piedi. C’è un padre che ha smarrito il figlio, e un uomo che sta per separarsi dalla donna della sua vita. C’è un marito che vede un enorme coniglio accanto a sua moglie ogni volta che la guarda, una ragazza che riceve messaggi inattesi, un ragazzo che ha preso una decisione irreversibile. C’è il mistero indecifrabile di ogni incontro capace di farci cambiare strada, e il terrore dell’abbandono sempre dietro l’angolo. Poi c’è uno scrittore con un buffo berretto giallo che si aggira fra i binari dopo aver perso il treno, ed è impaziente di salire sul prossimo. Perché sa che alla fine del viaggio troverà la sua famiglia ad aspettarlo”.  

L’amore sfiora ogni personaggio, colorandolo e cambiandolo almeno un po’ nel suo profondo, non sempre incidendo però su ciò che rimane visibile in superficie. Una storia in grado di emozionare e stupire in ogni istante, attribuendo la giusta importanza all’attesa e a tutto ciò che comporta.

Aggiornato il 21 novembre 2021 alle ore 16:25