I lettori italiani hanno un rapporto di amore e di rispetto nei confronti della vastissima letteratura russa. La quasi totalità dei libri conosciuti dal vasto pubblico si ferma ai soliti autori: Fedor Dostoevskij, Nikolaj Gogol, Lev Tolstoj, Aleksandr Puskin, Ivan Turgenev, Anton Čhekov. Con il lavoro paziente di traduzione accurata, lentamente si sono affacciati nelle librerie autori più recenti. Contrariamente alla letteratura nordamericana, ben inserita grazie al radicamento crescente delle lingue anglosassoni in Italia, il mondo russo è ancora chiuso. Il russo non parla, non si lamenta o lo fa con grande misura. Il russo non è avvezzo alle colossali e martellanti operazioni di marketing subdole stile Tavistock. Se vogliamo capire i russi dobbiamo andarli a cercare oppure sono conosciuti con la mediazione dei professori delle scuole superiori e/o nelle aule universitarie.
Il libro Repertorio dei matti della letteratura russa. Autori, personaggi e storie, coordinato dallo studioso, traduttore e slavista Paolo Nori è l’uovo di Colombo. Offre al lettore curioso e di qualità uno strumento di conoscenza di alto livello, ma con un piglio leggero e divertente. Il testo è il risultato della lettura di cinquantadue persone incaricate ciascuna di leggere quattro libri di autori russi. Ognuno dei lettori aveva il compito di selezionare frasi e riflessioni piuttosto originali che cogliessero lo spirito dell’uomo russo nella sua vita quotidiana. Questa opera collettiva, coordinata dal cinquantatreesimo (Paolo Nori), offre un panorama completo degli autori della letteratura russa. Ci fa conoscere scrittori poco noti ma sicuramente di livello interessante, considerata la levatura culturale del Curatore. Ma, in particolare, emerge un umorismo sottile e presente in gran parte dei testi. Il libro ha pertanto il pregio di smentire il pregiudizio che la letteratura russa sia sempre cupa e pesante. Si tratta di un umorismo non sfacciato, percepibile da menti pronte e da lettori attenti. Un umorismo che si rivela anche quando gli autori toccano il doloroso tema delle deportazioni e delle detenzioni disumane nell’Arcipelago Gulag.
Il libro non è suddiviso in capitoli, come nella migliore tradizione saggistica. Il volume di 317 pagine raccoglie 848 frasi, riflessioni e brani brevi. Tutti i pezzi sono collegati ad un numero che rimanda al libro da cui sono scelti. Il numero è riportato in un elenco bibliografico dettagliatissimo in fondo al testo. Fa da spiegazione un breve postfazione lunga una pagina e mezza dove sono riportati tutti i nomi di coloro che hanno fatto parte di questo progetto collettivo. Chiude il libro un indice con i titoli di tutti i brani selezionati. Per comprendere lo spirito di questo libro collettivo, si possono citare alcune frasi: “Un aspirante suicida aveva il terrore di morire d’infarto e di non fare in tempo a spararsi.
Diceva che era necessario essere vivi per potersi sparare” (Nikolaj Erdman, Il suicida); “Uno diceva che la memoria somiglia ad una biblioteca in disordine alfabetico in cui non esiste l’opera omnia di nessuno” Josif Brodskji, Fuga da Bisanzio; “Uno in una colonia penale sull’isola di Sachalin, quando gli avevano chiesto quanti anni aveva, aveva risposto: “Trenta o forse cinquanta” - Čhecov, L’isola di Sachalin. Il lavoro collettivo, ben coordinato dall’Autore, fornisce un prezioso strumento da fruire a tre livelli: la lettura casuale dei brani; la scoperta di numerosi Autori russi, soprattutto quelli poco conosciuti; la conoscenza di un popolo dalla ironia caustica, sottile e piacevole. Un libro da regalarsi e da portare con sé in viaggio e da regalare agli altri che stimiamo di più.
Repertorio dei matti della letteratura russa. Autori, personaggi e storie di Paolo Nori, Salani Editore, 2021, 371 pagine, 16,90 euro
Aggiornato il 15 settembre 2021 alle ore 15:58