Con l’inizio di luglio torna puntuale la rubrica di libri de “L’Opinione delle Libertà” che intende dare voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamoSemplicemente amamidi Federico Moccia (Editrice Nord).

Federico Moccia esordisce nel 1992, a sue spese, con Tre metri sopra il cielo presso un piccolo editore. Le poche copie distribuite vengono fotocopiate dai ragazzi e inizia così un successo del passaparola che porterà a un clamoroso caso editoriale. Due anni dopo arriva in libreria il seguito della storia d’amore tra Babi e Step, Ho voglia di te. Da questi romanzi vengono tratti due film campioni d’incasso. Nel 2017 è uscito Tre volte te, terzo capitolo della storia di Babi, Step e Gin.

 La Storia

Un racconto che trasuda amore da tutti i pori, seducendo il lettore sin dalle prime pagine, trascinandolo all’interno di un vortice impetuoso di dubbi e passioni. La protagonista di questa avventura smarrisce improvvisamente tutti i suoi riferimenti e decide di cercarli altrove, allontanandosi un po’ per poter vedere ogni cosa dalla giusta distanza, con lucidità e un pizzico di razionalità.

“Si era illusa, Sofia. Pensava che trasferirsi in Russia dall’amica Olja fosse la scelta giusta, un nuovo inizio, e invece era una fuga. Una fuga dal matrimonio con Andrea, in cui paradossalmente si sentiva sola; e soprattutto da Tancredi, l’uomo che aveva messo in crisi tutte le sue certezze per poi deluderla. Con l’aiuto di Olja, Sofia capisce di non poter continuare a mettere tra parentesi la sua vita. È tempo di riprendere in mano il proprio destino. Sofia torna a Roma dal marito, per ritrovare quell’amore fatto di complicità e sogni. Ricomincia a suonare, provando di nuovo il gusto di far volare le dita sulla tastiera del pianoforte”.

Il ritorno alla quotidianità però è meno semplice di quello che ci si possa aspettare, un percorso denso di insidie e di imprevisti fatali. L’amore non pensa, non frena, non si lascia convincere dalle ragioni della razionalità, si tratta di un sentimento puro e istintivo, e in questo romanzo se ne riesce a percepire tutta l’essenza. Sofia si ritrova così sospesa a metà tra il bisogno di normalità e la brama di una relazione che possa completarla e stimolarla in ogni istante.

Una storia che immalinconisce e appassiona al tempo stesso, mostrando insieme alba e tramonto dell’istinto amoroso. Federico Moccia non sbaglia un colpo e tratteggia ancora una volta magistralmente i lineamenti fugaci del sentimento che domina il mondo.

Aggiornato il 03 luglio 2020 alle ore 11:51