Puntuale anche questa settimana la consueta rubrica di libri de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e meno noti della letteratura italiana.

Questa settimana vi consigliamo “La casa delle bugie” di Sue Watson (Newton Compton Editori). Sue Watson è nata e ha studiato a Manchester per poi trasferirsi a Londra, dove ha scritto per tabloid e riviste femminili. Successivamente ha lavorato come produttrice televisiva per la Bbc. Ora vive nel Worcestershire con il marito e la figlia e si dedica a tempo pieno alla scrittura. La Newton Compton ha pubblicato Coincidenze che fanno innamorare e La casa delle bugie.

La Storia

Un racconto giallo dai risvolti inattesi e dalla trama fitta come la complessa ragnatela di dubbi e bugie che si viene a creare nell’inerzia degli avvenimenti. Anche l’amore più saldo e passionale può crollare mentalmente di fronte alla serpe della gelosia, lasciando entrare in gioco timori fino a quel momento totalmente sconosciuti.

“Marianne ha la vita che ha sempre sognato. Una bellissima casa, affacciata sulla strada più esclusiva del quartiere. Tre splendidi bambini, che sono il suo orgoglio e una fonte inesauribile di gioia. A volte soffre ancora per il suo passato: i ricordi vaghi della madre, morta quando lei era ancora piccola, i giorni trascorsi in affidamento… Ma Simon, suo marito, è sempre accanto a lei. È un chirurgo di successo ed è il miglior marito che una donna possa desiderare. Fiori, regali, viaggi. Non c’è niente che non sia disposto a fare per lei. Un giorno però, mentre fanno colazione, Simon le racconta di una nuova collega e il modo in cui si sofferma sulle poche sillabe del suo nome, “Caroline”, scatena in Marianne un’ondata di gelosia. Non vorrebbe saltare a conclusioni affrettate, ma Caroline diventa per lei una vera e propria ossessione. Ha bisogno di notizie sulla donna misteriosa”.

Un’ossessione che diventa pian piano terrore e che porta Marianne ad un logorio interno dalle forti tinte affannose. La protagonista non realizza però quali siano i rischi reali della situazione, lasciandosi trascinare in uno scenario a dir poco scabroso, composto da tasselli tanto oscuri quanto scivolosi. Un thriller intenso, pieno di atmosfere cupe e colpi di scena, un racconto che toglie il fiato e che lascia il lettore in apnea fino all’ultimo verso dell’ultima pagina dell’ultimo capitolo. Sue Watson conferma tutte le sue qualità regalandoci un’altra piccola grande perla.

Aggiornato il 07 febbraio 2020 alle ore 13:38