Ritorna la rubrica settimanale attraverso la quale “L’Opinione delle Libertà” dà voce e spazio ai volti noti e meno noti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Blu stanzessere” di Roberta Zanzonico (Ensemble). Roberta Zanzonico, classe 1986, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia, si specializza in Psichiatria a Boston, scegliendo quindi Los Angeles come la città in cui vivere e svolgere la sua professione. “Blu Stanzessere” è il suo primo romanzo.
La Storia
Un viaggio onirico che va ascoltato, percepito, sbirciato. Nel romanzo d'esordio di Roberta Zanzonico la letteratura si fa umile serva delle percezioni sensoriali, restituendo una storia al limite tra il visionario ed il reale. Ogni confine si sfuma, per dare libero sfogo ad un flusso emotivo tanto intenso quanto dirompente, alla scoperta di luoghi della mente che aiutano a dimenticare e ricominciare.
Che cosa sono gli “Stanzessere”? Luoghi fisici e al contempo onirici, sono come “stanze” della mente nelle quali è cristalizzata una memoria, un'emozione, un rimpianto. Ogni Stanzessere è un posto in cui una donna si è fermata per ripetere un momento all’infinito, dargli una forma e renderlo elementare, comprensibile. Sono tante storie d'amore e sull'Amore, sulle dimenticanze, sui ritorni, sui rimpianti, raccontate attraverso sospiri, brividi sulla pelle e chiarori abbaglianti. Le pareti delle stanze trasudano emozioni, a volte gioia infinita, altre tristezza devastante, e proprio come il protagonista, ignaro scopritore di mondi interiori, è impossibile non lasciarsi travolgere da questa marea emotiva.
“Un uomo si ritrova senza sapere né come né perché in una stanza di quella che potrebbe essere una barca, stando al cullare delle onde che chiaramente riconosce. Accanto a lui, il Guardiano, un uomo burbero e accigliato, a volte scostante, spesso tormentato. Molte sono le porte dietro cui cammina, si affaccia, sbircia, sospira e soffre il protagonista di questo romanzo onirico ma al contempo molto reale, portato tra i numerosi corridoi sempre uguali a se stessi dal Guardiano, che lo conduce, in questo costante vagare, davanti ad alcuni Stanzessere, stanze che racchiudono in sé ora un colore, ora una sensazione, ora delle lacrime. Il Guardiano, afflitto dall’inettitudine e dal non essersi esaudito, gli fa scoprire gli Stanzessere, mettendolo in guardia dal pericolo dei sospiri e dal potere del blu, facendosi novello Virgilio perché presto comprenda il compito che lo attenderà: ha bisogno che lui si prenda cura di Lei, che invece ha ricordato tutto, per tutta la vita, fino a rompersi, ha bisogno che vada da Lei, che lo sta aspettando”.
Roberta Zanzonico conduce il lettore alla scoperta del proprio io più profondo, in un viaggio dantesco pieno di rivelazioni e di porte in attesa di essere aperte. Servendosi di uno stile fortemente evocativo, l'autrice costruisce immagini dal forte impatto sensoriale, invitando a lasciarsi trasportare dalla corrente emotiva, fino alla scoperta finale.
Aggiornato il 14 giugno 2019 alle ore 13:05