Come ogni venerdì torna la rubrica settimanale con la quale “L’Opinione delle Libertà” vuole dare voce e spazio ai volti noti e meno noti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “La guarigione del cuore” di Chiara Amirante (Piemme). Chiara Amirante. Nata nel 1966, è fondatrice e presidente della comunità “Nuovi Orizzonti”. Fin dal 1990 si dedica ai ragazzi di strada, al “popolo della notte”, nei luoghi più degradati di Roma. Nasce così “Nuovi Orizzonti” che - dalla prima piccola comunità residenziale a Trigoria - si trasforma in breve in una vera e propria “factory dell’amore”, della solidarietà e dell’accoglienza con sedi e attività in tutto il mondo. È autrice di molti libri tra cui i bestseller Solo l’amore resta (Piemme, 2012), E gioia sia (Piemme, 2014), Dialogare con Dio (Piemme, 2015).
La Storia
Un viaggio intriso di spiritualità che ci insegna a curare le ferite dell’anima con la stessa meticolosità con cui ci hanno insegnato a disinfettare, pulire e curare quelle del corpo. Saper riconoscere e sfruttare la connessione profonda che intercorre tra corpo e anima non è sempre semplice, occorre innanzitutto immergersi nella parte più profonda di sé stessi, con il rischio di restare impigliati in un groviglio sconosciuto di emozioni e senzazioni. Ma riemergere sarà poi come respirare a pieni polmoni aria pura per la prima volta, con rinnovate potenzialità e consapevolezze.
Essere soli in un mondo affollato. Chiara Amirante parla della solitudine nella società della comunicazione come uno dei paradossi di questo secolo, che si tramuta in un malessere silenzioso ed infimo. Prima regola: non lasciarsi travolgere dal vortice di negatività che imperversa nel mondo contemporaneo, costellato di falsi miti e modelli inarrivabili da seguire. Quello che l’autrice proprone è un vero e proprio cammino pratico di illuminazione, un sentiero che si snoda in nove tappe (i capitoli del libro) da percorrere a passo deciso ma attento. Si parte dal “Chi sono” - snodo fondamentale per poter proseguire il viaggio – proseguendo poi per vie frastagliate e non sempre facili da affrontare, come l’indagine sugli eventi più sofferti della nostra vita, l’infanzia, la solitudine e la paura di amare. Ma ad attentedere il viaggiatore più coraggioso c’è una tappa finale piena di luce e speranza: l’Amore. Un amore incondizionato, nel senso più universale del termine, è infatti il più potente balsamo di guarigione, l’unico capace di rimarginare le cicatrici più indelebili del cuore.
“I primi passi sul cammino della guarigione sono anzitutto introspettivi: chi sono io? Come posso individuare i miei punti di forza e lavorare sulle mie fragilità? Quali sono le principali trappole che mi impediscono di sperimentare la gioia piena che scaturisce dal donare e ricevere amore? Come riconoscere e rispondere ai bisogni più profondi della mia anima. I passi successivi sono quelli della consapevolezza: la società di oggi uccide lo spirito e ci spinge nel vortice dei pensieri negativi. Non dobbiamo permetterlo. Dobbiamo invece trovare un senso alle nostre sofferenze, trasformando difficoltà in opportunità, ogni prova in un “passaggio” di crescita che ci renda più liberi e capaci di costruire relazioni autentiche”.
Chiara Amirante, senza sfociare nel didascalico ma con uno stile scorrevole e di piacevole lettura, parla a tu per tu con il lettore e lo invita con dolcezza a seguire dei pratici consigli, per non cadere nella trappola quotidiana della rabbia e del rancore. Ad aiutarlo in questo ci sono delle vere e proprie schede di esercizi ed approfondimento al termine di ogni capitolo, che rendono questo libro un prezioso manuale per lo spirito da non lasciare nel cassetto, anche dopo la prima lettura.
Aggiornato il 29 marzo 2019 alle ore 11:56