Teatro Quirino,  il cartellone 2016-2017

Vi piace il teatro? Sì? Allora il Quirino di Roma vi offre una programmazione di alto livello per la prossima stagione. Il cartellone è stato illustrato dai responsabili della nuova gestione, con un nutrito parterre di attori, autori, registi e scenografi che, a bordo platea, si sono alternati ad illustrare le loro nuove fatiche. Due citazioni su tutte: Gabriele Lavia, che ha presentato con la sua coinvolgente narrazione il suo: “L’uomo dal fiore in bocca”, con cui abbiamo scoperto che esiste un tempo “lineare” fatto del domani che verrà, e un altro circolare, come il ciclo della morte e della resurrezione. E, poi, la questione dell’immortalità dei personaggi che, al contrario degli attori (donne e uomini del loro tempo, martoriati da tutte le necessità materiali), restano immortali, essendo il riflesso di una o più sfaccettature dell’animo umano, delle sue tensioni etiche, morali, sociali e spirituali. La storia ha una sua propria cronologia. Il “personaggio” gode, invece, di “immortalità”!

Altra grande interprete delle contraddizioni e dei peccati dell’anima è stata Liliana Cavani, che ha presentato la sua “Filumena Marturano”, rimarcando la differenza tra fare cinema e teatro: nel primo caso, la versione finale una volta incisa resta così per sempre; il secondo, invece, tratta e agisce una materia sempre viva, multiforme, per cui, forse, solo il titolo e il manoscritto restano fedeli a se stessi nei secoli. Ma non gli umori, le passioni del pubblico e dei protagonisti tutti, che sono come materiale biologico, biodegradabile e riproducibile identicamente per una sola volta, all’atto dello svolgimento e della successione delle scene, dato che mai una replica può essere la perfetta replicante di una precedente. Il padrone di casa Geppy Gleijeses ha, per l’occasione, reso omaggio alle famiglie storiche del teatro italiano, come i De Filippo e gli Scarpetta, ripercorrendo alcuni passaggi della sua biografia.

Alcune informazioni di servizio, ora. Ampio spazio viene dato a Shakespeare, con ben due opere tra le maggiori: Macbeth e Amleto, il primo per la regia di Luca de Fusco e l’interpretazione di Luca Lazzareschi e Gaia Aprea, mentre il secondo è diretto da Daniele Pecci (anche nelle vesti del Principe) e interpreto da Maddalena Crippa. E, poi, un omaggio a Brecht, con la sua opera memorabile: “Il signor Puntila e il suo servo Matti” per la regia congiunta di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. A sorpresa, gli adattamenti teatrali di pellicole storiche come “Luci della ribalta” e “Il Sorpasso”. E non manca di certo l’allegria, come in “Quello che non ho”, di Neri Marcorè. E così via. Ovviamente, a tutti loro i nostri migliori auguri!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:29