“Non solo carcere”

L'ultima fatica dell'architetto Domenico Alessandro De Rossi (autore e curatore del testo), in collaborazione con grandi esperti del settore penitenziario. Con la prefazione di Giovanni Puglisi, presidente della sezione italiana dell’Unesco, e la presentazione dell'onorevole Alfredo Arpaia, presidente della Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo.

In perfetto tempismo con le conclusioni degli "Stati generali della Giustizia" varati dal ministro Andrea Orlando, questo libro da non mancare nella lettura, è lo strumento essenziale per capire in tutte le sue problematiche lo Stato delle carceri italiane e ciò che si fa nel mondo: un serio approccio alla metodologia progettuale da adottare; un ausilio per comprendere meglio le disposizioni della Corte europea dei Diritti dell'Uomo che hanno condannato l'Italia, del come e del perché. Per conoscere le alternative sostenibili alla carcerazione evitando, quando possibile, l'umiliazione e il degrado e i suicidi in carcere. Uno strumento in più, necessario per capire, utile anche per gli "addetti ai lavori". C'è molto, e di più di quanto si pensi... per capire..

Carceri sovraffollate, invivibili per detenuti e lavoratori. Il problema giace irrisolto da decenni sui tavoli della politica nonostante svariati e spesso improvvisati tentativi di soluzione. Non si può affrontare il problema carceri se non si affronta una visione sistemica che tenga conto di tutti gli aspetti normativi, architettonici, finanziari, sociologici e politici.

Questo nuovo testo, che fa seguito a "L'universo della detenzione" pubblicato sempre da Mursia nel 2011, affronta il problema con una visione d'insieme grazie all'apporto multidisciplinare di esperti provenienti da varie discipline. Al centro, come nel primo libro, c'è la progettazione architettonica, la "pietra" come elemento determinante della qualità della pena.

Un contributo per studiosi e professionisti che operano nel mondo penitenziario, che offre nuovi punti di vista, suggerimenti e analisi per ripensare finalmente l'esecuzione penale, al di là delle formule sbrigative e di facciata.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 15:34