L’Ulisse di Piovani

L'Ulisse di Piovani? Musicale. In tutti i sensi. Una declinazione in armonie del viaggio, dei suoi pericoli e dei suoi lutti. Perché, in fondo, Ulisse è molte cose. Tutte, però, intrise d'arte: come quella della guerra e della creatività pura che nell'astuzia trova una delle sue forme espressive e linguistiche privilegiate, soprattutto quando a raccontarla ci sono i poeti e i musicisti. E qui, per genio scenico, li ritroviamo entrambi! Piovani è Maestro di musica, ma anche un appassionato Virgilio, che conduce il suo navigante dei sottosuoli attraverso le varie scritture omeriche, quelle di Joyce e, infine, di Saba. Con una descrizione appassionata Piovani illustra i suoi tre quadri recitativo- musicali più l'epilogo, in cui le voci narranti, oltre alla sua in musica, sono quelle di grandi attori compresa un'incredibile versione in napoletano stretto di uno stralcio del monologo senza punteggiature, lungo venti pagine, di Joyce. Il suo pianoforte è faro e guida dei frammenti omerici riversati in note, che ci raccontano delle Sirene, dei Lotofagi, di Polifemo.

Piovani si addentra in voce, a tratti, nel mistero di Ulisse, spiegando in prima persona gli accadimenti all'inizio di ciascuna sezione della narrazione. Poi, durante le parti concertative, lascia che sfumino archi, fiati e suoni in corrispondenza dei recitativi, le cui immagini scorrono su grandi pannelli verticali laterali, alternate alle sensualissime figurine femminili di Manara. Ulisse, in fondo, non è anche uno.. "sciupafemmine"? E come viene disegnato in note il personaggio delle mille ripartenze e dei rarissimi, se non unici, ritorni? Perché Ulisse è il viaggio. Ulisse è l'immagine sublimata della vita con lo stesso sempre identico punto di arrivo: le Colonne d'Ercole. Ognuno con le sue: esclusive, irripetibili. Finché c'è vita c'è viaggio. Anche restando perfettamente immobili. Per esempio, articolando i tasti di un piano o, come Beethoven, costruendo melodie sublimi anche da sordi. Il vascello di ognuno di noi è la mente e i suoi pensieri, infatti. Così un affascinante Piovani e il suo pianoforte (il vero Virgilio inanimato) divengono voci narranti. Percussioni singole, timbri netti trattenuti quanto basta con il pedale e, poi, scale e armonie, per imprimere le cadenze del moto ondoso e della fatica dei rematori scandita dal tamburo che ne batte i tempi. In ogni momento, uno strepitoso sax tenore che dà possente voce a Ulisse, soprattutto quando la nave veleggia al largo dell'isola delle Sirene.

Così come anche i clarinetti alternati modulano i toni vocali del vincitore di Troia. Ma è la magia del pianoforte a descrivere il piacere dei sensi di quell'unico mortale che possa udire dalla nave quel canto meraviglioso e corale in sottofondo. E poi, un flauto davvero magico nella sua sapienza, che istruisce e accorda le mosse dell'equipaggio; ne segue le scie lungo i passi del condottiero; guida le mani che ne stringono i nodi delle funi quando è legato all'albero Maestro. Lui, Ulisse, l'unico al Mondo a poter udire e ricordare quel canto meraviglioso senza morirne, come farà con Polifemo, grazie alla sua astuzia. E il piano scava la trincea della resistenza come il cuneo quando si avventa e perfora la barriera di aria e nebbia che separa il mistero dalla conoscenza. Gravi sono le corde toccate del contrabbasso, mai frenetiche e sempre solenni con i loro timbri cupi, riflessivi della profondità e della gravità del momento.

Bellissimi e struggenti gli atti di mourning affidati a una sapiente e coltivata fisarmonica o alle vibrazioni stridule assordanti della chitarra elettrica,  che celebrano il lutto collettivo per i compagni uccisi o, come fanno le meccaniche del mantice e i colori della tastiera, quello solitario dei poeti per l'Ulisse che si arrende al suo definitivo naufragio. Poi, le chiarissime note pulite, limpide come una cantata d'amore triste che accompagnano i rari inserti di uno struggente mandolino solista o del violoncello. Insomma: un vero piacere dell'intelletto questo spettacolo di Piovani!

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 15:34