La rivoluzione della genomica per l’agricoltura italiana

L’innovazione scientifica e tecnologica per l’agricoltura italiana e per la crescita sostenibile del Mediterraneo sta vivendo una grande rivoluzione che parte dall’idea che le politiche sull’agricoltura non possono negare le evidenze scientifiche, con la consapevolezza che anche numerosi Paesi extra Ue stanno adottando importanti produzioni agricole con dei quadri legislativi per favorire, anziché ostacolare l’utilizzo delle tecniche di genomica in agricoltura. L’attuale esecutivo italiano sta rilanciando il settore e un grande dibattito sta crescendo nel Paese grazie alle iniziative legislative e alle proposte concrete di Luca De Carlo, senatore veneto di Fratelli d’Italia, presidente della IX Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare. “È necessario approfondire e valorizzare le possibilità offerte dalle Tea, così come stanno facendo o hanno già fatto altri Paesi nel mondo: queste tecniche di miglioramento genetico permettono di ottenere piante più resistenti e possibilmente anche di qualità superiore. Dobbiamo fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e, allo stesso tempo, soddisfare le richieste alimentari di una popolazione mondiale in crescita”, aveva riportato in una recente intervista Luca De Carlo.

Il senatore è stato il primo firmatario dell’emendamento sull’utilizzo delle Tecniche di evoluzione assistita (Tea). L’emendamento approvato permette la sperimentazione in campo delle piante già selezionate con le Tea e quelle che saranno selezionate nei prossimi anni. Grazie al confronto costruttivo tra le istituzioni italiane, le organizzazioni degli agricoltori e gli innovatori dell’agrifood, la ricerca italiana sul biotech può ora tornare protagonista e mettere al servizio del settore l’innovazione che aiutare a superare le carenze produttive che mettono a rischio tutta la filiera del Made in Italy. Le istituzioni italiane stanno dimostrando di voler affrontare con determinazione i problemi dell’agricoltura contemporanea riconoscendo e valorizzando il lavoro dei ricercatori, con un percorso attuativo che consente un rapido avvio della sperimentazione in campo aperto delle Tea.

“Ringraziamo il senatore De Carlo, primo firmatario dell’emendamento ed ora diviene importante far comprendere che tali tecniche sono divenute una risposta efficace all’emergenza climatica e alla richiesta di cibo, che permettono di ridurre l’uso di fitofarmaci e acqua e garantiscono la produttività necessaria per rispondere alla popolazione in crescita”, ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. Il recente emendamento presentato dai senatori Luca De Carlo, primo firmatario e da Raffaele Nevi, consente di portare le piante ottenute in laboratorio con le Tecniche di evoluzione assistita (Tea) fino alla sperimentazione in campo, cosa prima di fatto impedita dalla normativa europea soggetta ad un grande dibattito per gli Ogm. L’approvazione di tale norma sta scatenando molte reazioni positive dal mondo dei produttori e dalle organizzazioni agricoli. Gli esperti del settore, gli agronomi e i ricercatori evidenziano i numerosi vantaggi potenziali per le coltivazioni grazie alle innovative tecniche che saranno utilizzate partendo dalle più importanti specie agricole italiane: frumento, riso, pomodoro, vite, melo e agrumi.

Aggiornato il 25 luglio 2023 alle ore 13:56