Bollettino della settimana: Renzi il più cattivo

Il premio di cattivo della settimana lo vince, per distacco, Matteo Renzi. Mazal tov, complimenti a lui. Dopo diverso tempo è riuscito a scalzare Matteo Salvini, destinato a una posizione di rincalzo, e a rintuzzare gli attacchi di Giorgia Meloni, che – però – non demorde e pare intenzionata a riprovarci. Silvio Berlusconi, ormai, è come il Ddl Zan: rinviato a tempi migliori.

Mario Draghi, sotto-sotto, se la ride e prosegue indisturbato; sembra incarnare il modello della imperturbabilità sofoclea. Il Partito Democratico risale la china, in attesa del prossimo accesso di tafazzismo. Giuseppe Conte, invece, si è trasformato in politico di lungo corso e dice che il nuovo presidente della Repubblica dovrà essere figura di alto profilo morale e rappresentare l’unità nazionale. Un genio, non c’è altro da dire: un genio innovatore. Sergio Mattarella lascia. Come non condividere…

Da ultimo: secondo la prassi, i sette giorni che arrivano saranno decisivi per qualche cosa. Vedremo che cosa. Dimenticavo: l’Isis se la prende con Luigi Di Maio e minaccia di conquistare Roma. Cinghiali compresi.

Aggiornato il 15 novembre 2021 alle ore 13:17