Grillo e “grilletti”

Si è detto di tutto sullo sciagurato sfogo-filmato di Beppe Grillo a difesa del figlio accusato di stupro, ma qualcosa vorremmo metterla in risalto anche noi. Qual era lo scopo dell’incosciente iniziativa? Il signor Beppe Grillo, con la sua uscita pubblica, pensava forse di ottenere la solidarietà dei cittadini? Voleva convincere i giudici a “glisser” sul rinvio a giudizio? Ci dispiace per lui, ma raramente abbiamo visto tanta (giusta) unanimità fra i commenti, tutti critici compresi quelli degli esponenti politici dell’intero arco parlamentare, a volte misurati nel rimprovero solo per l’imbarazzo. Inquietante, per uno che ha saputo creare dal nulla un movimento che ha “sfondato” in Parlamento alla sua prima votazione.

La spettacolarità dell’attore

Quello che ha detto è allucinante, e così è stato commentato universalmente. Ma vogliamo parlare di come l’ha detto? Ancora pensa che l’inca…rsi tanto da sfiorare un infarto influisca (sui giudici, poi!) più dei contenuti delle parole? Perlomeno ingenuo.

La giustificazione da padre

I pochi che l’hanno in parte giustificato (perfino Matteo Salvini!) hanno ritenuto che un padre abbia il diritto di prendere le parti del figlio, in tutti i casi. Invece no. Siamo padri anche noi, ma questa giustificazione a lui non si può concedere. Uno sfogo isterico lo fai con tua moglie, a casa. E ci starebbe. Ma se vai davanti a una telecamera, tu che oltre ad essere un capo politico sei un attore nato, non puoi raccontarmi che non hai saputo controllarti. Invece hai eseguito una vera e propria recita, convinto che il mondo sia costituito da polli come quelli che hai fatto ridere per tutta la tua vita. Inoltre un vero politico, e secondo i numeri Grillo per ora è ancora il Numero Uno, muore nel tenere lo sfogo dentro di sé ma lo fa e non conosce parenti.

La ciliegina della moglie

Come se non fosse bastata la sua uscita, non ha controllato quella successiva della moglie, giunta quando già non si parlava d’altro che di questa storia! La Signora (ma forse una madre ha paraocchi ancora più grandi) che si trova, sia pur indirettamente, anche lei al centro della scena politica, si è scagliata addirittura contro la vittima dichiarandola “consenziente” (povero il suo bambino, evidentemente secondo lei la vittima vera). Alla faccia del maschilismo!

Cosa avrebbe fatto a parti invertite?

Se fosse stato il padre della ragazza, cosa avrebbe detto Grillo? Avrebbe urlato, anche in quel caso, che quattro maschi contro una donna diciannovenne ubriaca (anche se non fosse stata forzata a bere cambia poco) sono delle povere vittime?

Le contraddizioni nella vita privata del predicatore

Infine, che educazione ha dato al figlio? Grillo con noi ha predicato la vita semplice, la natura, il supporto alla povertà col reddito di cittadinanza, la rinuncia ai grossi guadagni dei suoi politici. Poi possiede ville in Costa Smeralda dove consente al figlio di scatenarsi fra locali, alcol e amori (non diciamo per ora violenze) di gruppo?

Insomma Grillo, dichiarando innocenti i “grilletti” agitati con allegria da suo figlio e amici (ma perché, gli stupratori, quando agiscono, sono gente che invece non ride mai?) ha premuto il grilletto contro se stesso: ha rivelato di essere un maschilista incallito e ha tradito milioni di persone che l’hanno votato, credendo alle sue parole. In passato fu espulso dalla Rai per aver insultato i Socialisti. Oggi, secondo noi, per i suoi insulti farneticanti, andrebbe espulso proprio dalla società civile.

Aggiornato il 22 aprile 2021 alle ore 11:35