Ultimo treno per Forza Italia

Se Forza Italia ancora c’è, questo sarebbe il momento di battere un colpo. In un ideale processo alla Magistratura italiana, ai suoi intrallazzi con il Partito Democratico dopo quelli col Partito Comunista Italiano e prima di quelli con il clan dei Casale(gge)si delle 5 Stelle, il partito, l’uomo politico che potrebbe costituirsi parte civile è Forza Italia e Silvio Berlusconi.

Di fronte a quello che è venuto fuori ed a quello che ancora ne verrà e, soprattutto, di fronte a quello che non verrà fuori, ma che d’ora in poi non si dovrà essere petulanti ed un po’ rimbambiti per ipotizzarlo e presumerlo, questo sarebbe il momento di buttar via il linguaggio “moderato”, di continuare a “dimenticare” le persecuzioni giudiziarie, l’accanimento contro il Cavaliere per ripetere contro di lui ed il suo partito il golpe di “Mani Pulite”. Mettere da parte i “moderati” (i moderatamente babbei, i moderatamente di Destra e di Sinistra, etc.) presentarsi al Paese come la forza che ci può liberare dal “Partito dei Magistrati”, contro i liquami della Sinistra nella versione populista, contro il falso “candore” del giustizialismo intrallazzatore. Questo è il “vuoto” che tutti ammettono vi sia nella nostra “geografia” politica. Il vuoto di una adeguata reazione ad un continuo golpe falsamente giustizialista, di cui oggi si sono accorti persino i giornali.

È questo un attimo in cui anche la figura oramai troppo “rifatta” di Berlusconi potrebbe rivenire fuori. Per denunciare la vera natura della sua persecuzione e le porcherie dei suoi persecutori. Quindi, non ipotesi di nuova o rinnovata coalizione, di governo “moderato” col voto dei moderati. No alla moderazione!

È un attimo che non durerà. È l’ultimo treno per Berlusconi e Forza Italia. Ma bisogna saper dove andare e non trastullarsi magari con l’orario ferroviario. E sapere che si tratta di un treno che sarà l’ultimo.

Aggiornato il 18 giugno 2019 alle ore 10:51