Il Risiko elettorale

L’Era dei contrari a tutto. Non mi è mai piaciuto essere “anti” qualcosa per partito preso o scelta ideologica. Non mi piacciono, quindi, gli odi viscerali che si condensano ieri e oggi nell’antiberlusconismo militante, nell’antiglobalizzazione a prescindere (malgrado che, grazie a essa, centinaia di milioni di individui siano usciti dalla povertà assoluta), nell’antirenzismo militante di scissionisti e avversari politici. Essere “anti” a tutti i costi significa in buona sostanza accecarsi da soli come coloro che Dio vuole perdere. Davvero siamo portati a credere che a Matteo Renzi convenga il proporzionale denominato “Consultellum” (definizione orribilis, come l’anno omonimo - così definito da Elisabetta d’Inghilterra, in cui morì Diana Spencer)? Cioè, una sorta di “origami” costituzionale ottenuto da parte del sarto della Consulta per progressivo découpage delle precedenti norme elettorali? A me pare un’assurdità, francamente. A chi interessa (a un decisionista come lui, poi!) avere una situazione di fatto ingovernabile il giorno dopo le elezioni, che condurrà come ai bei vecchi tempi dell’onnipotente Balena Bianca a estenuanti contrattazioni con la miriade di partitini sopravvissuti? In realtà, per Matteo Renzi e il Pd l’unica via d’uscita oggettiva è concordare alla svelta con M5S la riedizione del Mattarellum più o meno rivisitato.

Per due ordini di motivi. Il primo, dare maggiore spazio a chi dissente ma non abbandona la nave, riservando loro un comodo strapuntino sia nell’aliquota proporzionale, sia nei collegi uninominali sul tipo: “vinca il migliore”. Ma, a Grillo conviene fare una cosa analoga: i suoi ranghi sono affollati di troppe persone elette che non producono nessun valore aggiunto e non sono un solido traino di consensi elettorali per il Movimento, essendo per lo più impreparati dal punto di vista delle gestioni amministrative e assai poco carismatici. Quindi, per ridare nuova linfa vitale al Movimento non ci sarebbe nulla di meglio che aprire alla società civile, scegliendo per i collegi uninominali personalità di spicco da affiliare a un non-partito di massa, in cui contano (a parole!) soltanto le cose da fare per il Paese e per gli italiani. Partito Democratico e Movimento 5 Stelle potrebbero approvarsi da soli, senza nemmeno chiedere l’aiuto di imbarazzanti centristi come Angelino Alfano e Denis Verdini, la nuova-vecchia norma elettorale, disarticolando per di più i disperati tentativi di Berlusconi per una destra unita. In questo, a ben vedere, validamente supportati da Lega e Fratelli d’Italia.

E qui, forse, varrebbe la pena di analizzare questa miscela alla nitroglicerina, fatta di populisti e di (pseudo)stabilizzatori: i primi, anti-Ue e anti-Euro. I secondi orientati magari a fare la voce grossa con Bruxelles e Francoforte, ma senza mai minacciare alcun tipo di scissione o di denuncia unilaterale dei Trattati. Questi ultimi certamente da migliorare. Ma nessuno sa come. Del resto: come si possono azzardare proposte in merito prima del fatidico voto francese di maggio e di quello tedesco di ottobre, in cui anche la Frau di Germania rischia il posto? Da noi, invece, si mettono in scena le solite liti da pollaio. Invece di riflettere seriamente su di una migrazione folle e incontrollata, in cui chi non ha nessun diritto all’asilo si vede gratificato di fatto di un permesso permanente di soggiorno, poiché l’italico sistema di accoglienza e di asilo ha mostruose falle sul piano pratico e giuridico. Certo, una grande mano in discesa (in base alle denunce di Frontex) ce la dà chi finanzia generosamente le flotte delle onlus che prelevano i migranti sulle coste libiche. In base a quale umanitarismo non è ben chiaro.

Anche perché, nessuna regola di filtraggio (Quote? Visti consolari?) è prevista nei loro Paesi di origine che non solo non sono in guerra ma che, addirittura, avrebbero immense risorse naturali a loro disposizione per uguagliare il reddito nazionale procapite a quello dei Paesi del Golfo produttori di petrolio. Le onlus e i cattolici provassero a chiedersi perché centinaia di milioni di creature indifese, donne e bambini, vengono abbandonate al potere di distruzione e di assassinio di leadership violente (dov’è l’Onu? Dove sono i suoi caschi blu?), mentre molti giovani in ottima salute vengono clandestinamente esportati verso i confini marittimi comuni della Ue! Da dove provengono quei miliardi di dollari che servono a pagare gli schiavisti? Attenti al Lupo-Isis, direbbe qualcuno!

Aggiornato il 07 aprile 2017 alle ore 18:12