Svolta Brexit: “L’Ue dice sì al 31 gennaio”

Si allunga la Brexit. Ancora una volta. “I 27 Paesi Ue hanno deciso di accettare la richiesta del Regno Unito di una flextension fino al 31 gennaio 2020. La decisione sarà formalizzata con una procedura scritta”. Sono le parole usate su Twitter dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. In pratica, la Brexit dovrebbe essere effettiva a partire dal primo giorno successivo alla data della ratifica dell’accordo da parte del Parlamento britannico o a partire dal primo febbraio 2020. In buona sostanza, non c’è alcuna possibilità di rinegoziare l’intesa raggiunta di recente tra Boris Johnson e Jean-Claude Juncker.

A questo punto il Regno Unito avrebbe diritto al commissario europeo fino alla data di addio all’Unione europea. L’iter per la designazione di un candidato britannico all’esecutivo comunitario non si esaurirebbe prima di fine gennaio, quindi a pochi giorni dalla Brexit. Frattanto, nel Parlamento britannico si consuma l’ennesima sfida sulla convocazione delle elezioni anticipate.

Il premier dovrebbe riproporre una mozione per provare ad ottenere il disco verde per lo scioglimento della Camera dei Comuni il 6 novembre. Così, le elezioni si terrebbero il 12 dicembre. Ma, al momento, Johnson non ha il quorum dei due terzi per fare passare la mozione. Sono necessari i voti dell’opposizione laburista. Ma l’anziano leader Jeremy Corbyn chiesto in cambio l’impegno a escludere del tutto un “no deal”.



Aggiornato il 28 ottobre 2019 alle ore 14:30