Russia, La Corte Costituzionale dice sì alla proposta Putin

Vladimir Putin potrebbe regnare fino al 2036. Lo “zar” potrebbe succedere a se stesso. Ancora una volta. Ma perché gli emendamenti diventino effettivi, manca il voto popolare fissato il 22 aprile. Ma potrebbe essere rinviato a settembre a causa dell’emergenza Coronavirus. La Corte Costituzionale russa, infatti, ha dato il suo via libera alla riforma voluta dal presidente in persona, incluso l’emendamento proposto dalla ex cosmonauta e deputata Valentina Tereshkova che, di fatto, azzera i suoi mandati presidenziali consentendogli di ricandidarsi al Cremlino nel 2024.

Dopo l’approvazione presso la Duma (la Camera bassa del Parlamento russo) lo scorso 10 aprile, la riforma costituzionale è andata avanti velocemente. Secondo un sondaggio condotto dall’Istituto del marketing commerciale (Insomar), il 57 percento dei russi sarebbe pronto a rieleggere Putin nel caso in cui decidesse davvero di ricandidarsi alla presidenza nel 2024. Il 33 percento, invece, ha detto che non lo voterebbe, mentre il 10 percento non ha risposto.

Naturalmente, numerose formazioni politiche dell’opposizione avevano indetto manifestazioni contro l’emendamento che permetterebbe a Putin di restare al Cremlino per altri due mandati e quindi fino al 2036, ma, per cause di forza maggiore (leggi: pandemia), il sindaco di Mosca Serghej Sobjanin ha vietato tutti gli assembramenti fino al 10 aprile.

Aggiornato il 17 marzo 2020 alle ore 17:01