Per Atene Berlino propone il Geuro

Negli ultimi giorni si è discusso sulla possibilità della Grecia di un ritorno alla dracma e sugli incredibili (e imprevedibili) costi economici e politici che una simile scelta comporterebbe sul futuro dell'Europa unita. In questa crisi economica, la Germania sta giocando un ruolo fondamentale e rifiuta un'eventuale "secessione" greca. Ma, allo stesso tempo, Berlino non è disposta a sacrificare la propria economia e rimane intransigente anche sugli "Eurobond".

Dopo l'invadenza economico-politica dei tedeschi nei primi anni '90, la Germania torna nei Balcani con una nuova strategia che potrebbe salvare la moneta unica: un team di economisti tedeschi guidati da Thomas Mayer, capo-economista della Deutsche Bank, ha proposto per la Grecia l'introduzione del "Geuro", una valuta parallela che si affiancherebbe all'Euro, senza sostituirlo.

In questo modo, si verrebbe a creare un sistema duale di valute: l'Euro continuerebbe a circolare anche in Grecia; mentre il governo di Atene potrebbe emettere delle "cambiali" (Issue debtor notes) in Geuro che sarebbero impiegate negli scambi interni e circolerebbero entro i confini greci in garanzia dei forti debiti accumulati. La nuova "moneta" sarebbe molto svalutata rispetto all'Euro (circa il 50% nominale in meno) e permetterebbe al Paese di acquisire competitività nelle esportazioni. In questo modo, il tasso di cambio Geuro-Euro sarebbe determinabile sulla base dell'avanzo primario del governo al momento dell'emissione e potrebbe essere pareggiato progressivamente nel tempo fino a ritrovare un equilibrio di lungo periodo. L'Euro, invece, rimarrebbe a garanzia dei depositi e sarebbe utilizzato per ripagare i debiti "internazionali" nei confronti della troika Fmi-Bce-Ue.

Questo sistema, forse troppo complesso e impreciso, permetterebbe alla Grecia di rimanere nell'Eurozona e, di conseguenza, preserverebbe la moneta unica. Il governo di Atene avrebbe il potere di regolare il tasso di cambio e di adempiere gli obblighi verso i creditori, emettere obbligazioni in Geuro, implementare le riforme strutturali e una necessaria politica fiscale di austerità. 

Ovviamente questo schema, finora teorico, non è privo di rischi. Non è impensabile che, con un sistema a doppia circolazione di valute, vi sia una fuga di capitali verso quella più forte (ovviamente l'Euro). In tal caso, il governo greco potrebbe essere costretto a svalutare pesantemente il Geuro, alimentando l'inflazione e, di conseguenza, le tensioni sociali.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:37