I premi per gli onesti per meglio torchiare gli evasori

Nessuno sa quando la misura diventerà attiva. Forse a maggio, forse in autunno. La manovra economica del governo è piena di provvedimenti che non si sa bene se e quando verranno applicati realmente. E su quello che riguarda la lotteria degli scontrini con i premi per i contribuenti che non frodano il fisco, grava la stessa incertezza che pesa su tante altre misure annunciate dal governo ma rinviate a data da destinarsi.

Il rinvio della lotteria riservata agli onesti offre una possibilità diversa dagli altri rinvii, come quello sulla tassa per la plastica o la tassa sulle auto aziendali. Consente di riflettere sulla circostanza che passare dal premiare i presunti disonesti con i condoni, concordati e rottamazioni a premiare chi ha pagato regolarmente le tasse allo Stato si ribalta completamente la precedente visione della società italiana. Prima si pensava che gli evasori, per necessità o per dolo, fossero una minoranza della popolazione italiana. Sicuramente consistente, ma sempre minoranza. Ora l’idea sembra essere che ad essere minoranza, peraltro sempre più esigua, sia la parte virtuosa. E che questa parte, proprio in quanto esempio di virtù isolato e ridotto, debba essere premiata per la sua incredibile peculiarità di saper resistere al peccato generalizzato.

Tutti ladri, evasori e peccatori, dunque, tranne i pochissimi che potranno concorrere alla lotteria degli onesti. Il ché suscita qualche preoccupazione. Non solo per l’idea del tutti mascalzoni tranne le pochissime eccezioni da premiare. Ma per il sospetto che il premio per pochi nasconda la volontà di poter torchiare a proprio piacimento e senza limiti di sorta i tanti. “Accà – dicono a Napoli – nisciuno è fesso!”.

Aggiornato il 09 dicembre 2019 alle ore 13:15