Sônia Braga  incanta in Aquarius

Echi di politica brasiliana in “Aquarius” di Kleber Mendonça Filho con protagonista Sônia Braga, pellicola già in concorso al Festival di Cannes e ora in sala da domani con “Teodora Film”. Così, non a caso, lo scorso maggio sulla Croisette l’attrice in conferenza stampa parlò del suo Paese in “pericolo di fascismo” e di ministri “che dovrebbero dimettersi perché corrotti”. Eppure l’attrice (classe 1950), ma ancora così bella e libera da potersi permettere in “Aquarius” una scena di sesso con un gigolò, è nel film solo una singolare “pasionaria”, una donna tutta presa nel difendere il suo appartamento e la sua libertà.

Candidato come miglior film internazionale alla 32/a edizione degli “Independent Spirit Awards”, il film è stato premiato per la migliore regia e la migliore attrice ai “Fenix Awards”, i premi dedicati al cinema “iberoamericano” (America Latina, Spagna e Portogallo), assegnati a Città del Messico. Ma non a rappresentare il Brasile (motivi politici?) agli Oscar come film straniero. L’attrice di “Donna Flor e i suoi due mariti” e “Il bacio della donna ragno” interpreta Clara, una signora non più giovane che rivendica con forza e carattere la propria identità culturale, politica e sessuale come il diritto di essere libera. E questo in un’opera cinematografica in cui si sente aria di controcultura ed emancipazione femminile.

Clara nel film di Mendonça è un critico musicale in pensione che vive in un palazzo degli anni Quaranta, denominato “Aquarius” e prospiciente il mare, affacciato come è su Avenida Boa Viagem a Recife. Una compagnia immobiliare ha però già acquistato tutti gli appartamenti dell’edificio per farne un condominio di lusso, ma la donna è decisa a non cedere il suo, a cui la legano molti ricordi familiari. Dopo i primi tentativi amichevoli, gli speculatori ingaggiano una vera e propria guerra fredda con Clara, in un crescendo di violenza psicologica, ma si trovano inaspettatamente di fronte una persona abituata a combattere che non ha nessuna intenzione di arrendersi, neanche davanti all’ultima sconvolgente minaccia.

Insomma, la donna non ci sta, non vuole vendere quell’appartamento dove ha cresciuto i quattro figli. In questa lotta per Aquarius, Clara, più che abbattersi, troverà nuova forza e anche il modo di fare i conti con la sua famiglia e anche la voglia di divertirsi.

“Clara - ha spiegato a Cannes l’attrice icona sexy brasiliana - mi ha dato l’occasione di dire cosa penso della vita, perché la sua filosofia è la libertà. Clara ha talmente tante qualità che mi piacerebbe essere lei, una donna che trova la forza di ritrovare la vita. Per lei non c’è che la casa e la minaccia che viene dall’esterno”. Sulla sessualità, invece, dice ancora l’attrice che nel film fa sesso con un ragazzo mostrando il suo corpo nonostante la mastectomia subita: “Chi ha deciso che la sessualità è una cosa da giovani? È qualcosa che cammina con il nostro corpo durante tutta la vita”.

Parla il regista Mendonça: “Racconto la storia di una donna, ma anche del Brasile e delle cose che accadono in questo Paese. Lei - ha spiegato a Cannes - fa la giusta resistenza, si deve difendere per vivere. I nostri problemi oggi sono più reali, per noi oggi è dura, ma la democrazia deve continuare”.

(*) Per gentile concessione dell’Ansa

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:37