Sônia Braga incanta in Aquarius

mercoledì 14 dicembre 2016


Echi di politica brasiliana in “Aquarius” di Kleber Mendonça Filho con protagonista Sônia Braga, pellicola già in concorso al Festival di Cannes e ora in sala da domani con “Teodora Film”. Così, non a caso, lo scorso maggio sulla Croisette l’attrice in conferenza stampa parlò del suo Paese in “pericolo di fascismo” e di ministri “che dovrebbero dimettersi perché corrotti”. Eppure l’attrice (classe 1950), ma ancora così bella e libera da potersi permettere in “Aquarius” una scena di sesso con un gigolò, è nel film solo una singolare “pasionaria”, una donna tutta presa nel difendere il suo appartamento e la sua libertà.

Candidato come miglior film internazionale alla 32/a edizione degli “Independent Spirit Awards”, il film è stato premiato per la migliore regia e la migliore attrice ai “Fenix Awards”, i premi dedicati al cinema “iberoamericano” (America Latina, Spagna e Portogallo), assegnati a Città del Messico. Ma non a rappresentare il Brasile (motivi politici?) agli Oscar come film straniero. L’attrice di “Donna Flor e i suoi due mariti” e “Il bacio della donna ragno” interpreta Clara, una signora non più giovane che rivendica con forza e carattere la propria identità culturale, politica e sessuale come il diritto di essere libera. E questo in un’opera cinematografica in cui si sente aria di controcultura ed emancipazione femminile.

Clara nel film di Mendonça è un critico musicale in pensione che vive in un palazzo degli anni Quaranta, denominato “Aquarius” e prospiciente il mare, affacciato come è su Avenida Boa Viagem a Recife. Una compagnia immobiliare ha però già acquistato tutti gli appartamenti dell’edificio per farne un condominio di lusso, ma la donna è decisa a non cedere il suo, a cui la legano molti ricordi familiari. Dopo i primi tentativi amichevoli, gli speculatori ingaggiano una vera e propria guerra fredda con Clara, in un crescendo di violenza psicologica, ma si trovano inaspettatamente di fronte una persona abituata a combattere che non ha nessuna intenzione di arrendersi, neanche davanti all’ultima sconvolgente minaccia.

Insomma, la donna non ci sta, non vuole vendere quell’appartamento dove ha cresciuto i quattro figli. In questa lotta per Aquarius, Clara, più che abbattersi, troverà nuova forza e anche il modo di fare i conti con la sua famiglia e anche la voglia di divertirsi.

“Clara - ha spiegato a Cannes l’attrice icona sexy brasiliana - mi ha dato l’occasione di dire cosa penso della vita, perché la sua filosofia è la libertà. Clara ha talmente tante qualità che mi piacerebbe essere lei, una donna che trova la forza di ritrovare la vita. Per lei non c’è che la casa e la minaccia che viene dall’esterno”. Sulla sessualità, invece, dice ancora l’attrice che nel film fa sesso con un ragazzo mostrando il suo corpo nonostante la mastectomia subita: “Chi ha deciso che la sessualità è una cosa da giovani? È qualcosa che cammina con il nostro corpo durante tutta la vita”.

Parla il regista Mendonça: “Racconto la storia di una donna, ma anche del Brasile e delle cose che accadono in questo Paese. Lei - ha spiegato a Cannes - fa la giusta resistenza, si deve difendere per vivere. I nostri problemi oggi sono più reali, per noi oggi è dura, ma la democrazia deve continuare”.

(*) Per gentile concessione dell’Ansa


di Francesco Gallo (*)