La Juventus è dovuta arrivare praticamente al circolo polare artico per ottenere la sua prima vittoria in Champions League. Ma attenzione, ciò rende forse ancora più importante l’impresa degli uomini di Luciano Spalletti, visto che sono poche le squadre che possono vantarsi di essere uscite corsare dallo stadio del Bodø/Glimt, una delle roccaforti più inespugnabili d’Europa. È stata una gara ricca di ribaltamenti e coerente con l’andamento altalenante mostrato sin qui in stagione. L’avvio è segnato da un primo tempo discreto sul piano del possesso, ma condizionato da leggerezze difensive: al 27’ Ole Didrik Blomberg punisce una marcatura approssimativa sugli sviluppi di un calcio piazzato, fissando l’1-0 con cui si rientra negli spogliatoi. La ripresa, però, si apre con un cambio di passo evidente. Nei primi 15’ l’undici di Spalletti impone ritmo e qualità, sospinto dall’ingresso di uno straordinario Kenan Yıldız. Il giovane talento spacca la gara, favorendo prima il pareggio di Loïs Openda e poi il sorpasso firmato da Weston McKennie con un colpo di testa di rara potenza. La Juventus sembra in controllo, ma alla distanza arretra il baricentro, lasciando spazio alla reazione norvegese: un fallo ingenuo di Juan Cabal su Sondre Auklend regala agli avversari il rigore del 2-2 trasformato da Sondre Fet. Il finale è un concentrato di emozioni. Nel recupero, ancora Yıldız crea scompiglio nell’area avversaria e spalanca a Jonathan David l’occasione per il 3-2 definitivo, una rete che pesa sia in ottica classifica sia sul morale di una squadra che aveva bisogno di un segnale forte.
Sul fronte Napoli, la gara casalinga contro il Qarabağ si rivela complessa ma non priva di indicazioni incoraggianti rispetto all’ultimo periodo complicato, in Champions e in Serie A. La chance più spettacolare arriva dalla rovesciata di Neres, neutralizzata da un intervento attento di Mateusz Kochalski. Pericoloso anche Giovanni Di Lorenzo, che scivola al momento del tiro dopo essersi inserito con i tempi giusti. Dall’altra parte, il Qarabağ si affida soprattutto alle iniziative di Emmanuel Addai. Dopo un primo tempo equilibrato, i padroni di casa accelerano. Prima, Rasmus Højlund si fa parare un rigore da un Kochalski in grande spolvero, poi il solito Scott McTominay trova il gol che sblocca l’incontro e, poco dopo, provoca la deviazione di Marko Janković che vale il 2-0 registrato come autogol dalla Uefa. In mezzo, una traversa colpita da David Neres, ancora una volta tra i più incisivi dopo la doppietta rifilata all’Atalanta in campionato.
Infine, stasera giocheranno le altre due italiane impegnate in Coppa dei campioni. Alle 21 l’Inter fa visita all’Atletico Madrid al Wanda Metropolitan . Un big match tra due squadre che non sono estranee alla Finale della Champions. La squadra di Cristian Chivu arriva al confronto ancora imbattuta e determinata a blindare la qualificazione, consapevole della solidità dell’Atletico di Diego Simeone, squadra abituata a capitalizzare transizioni rapide e intensità davanti al proprio pubblico. Una sfida che potrebbe rivelarsi decisiva per il primato nel gruppo. Sempre alle 21, l’Atalanta scende in campo a Francoforte contro l’Eintracht Francoforte. Gli uomini di Raffaele Palladino cercano punti preziosi per consolidare il proprio piazzamento e avvicinare la qualificazione agli Ottavi di Finale. L’Eintracht, reduce da risultati altalenanti ma forte di un impianto solido, rappresenta un avversario insidioso. La Dea punterà su organizzazione difensiva e capacità di incidere in avanti, affidandosi alle qualità di Charles De Ketelaere e Ademola Lookman.
Aggiornato il 26 novembre 2025 alle ore 14:33
