Al gol illusorio di Pio Esposito hanno risposto Erling Haaland e compagni. Allo stadio San Siro, gremito in ogni ordine di posto e nonostante un terreno di gioco reso insidioso dalla pioggia battente nel primo tempo, la Norvegia ribalta la partita contro l’Italia, imponendosi 1-4 nell’ultimo match delle qualificazioni ai Mondiali 2026. Dopo una prima frazione controllata dagli azzurri, la formazione scandinava cambia passo nella ripresa, travolgendo la squadra di Gennaro Gattuso con quattro reti in meno di mezz’ora.
L’avvio era stato promettente per noi. Dopo un primo brivido al 1’, con la percussione di Haaland neutralizzata da Manuel Locatelli, gli azzurri hanno risposto al 7’ con Federico Dimarco, che calcia di prima intenzione su cross di Giovanni Di Lorenzo, mandando di poco a lato. All’11’ è arrivato il vantaggio: Dimarco riconquista un pallone in area e serve Pio Esposito, che girandosi ha concluso a rete con un colpo da bomber vero. È il momento migliore dell’Italia, che ha dominato anche tatticamente con il 68 per cento di possesso palla e concede pochissimo: la Norvegia non centra la porta nei primi 25’. Al 36’ è ancora Pio Esposito a sfiorare il raddoppio di testa su assist di Dimarco, prima che un finale più spezzettato accompagni le squadre all’intervallo sull’1-0.
La ripresa ha mostrato però un volto completamente diverso. Alexander Sørloth ha messo subito in allarme la difesa italiana al 47’ e un minuto più tardi impegnando Gigio Donnarumma con un tiro potente. Con il passare dei minuti la Norvegia prende in mano il ritmo della gara e al 63’ trova il pari: Antonio Nusa parte dalla trequarti, supera in conduzione tre difensori e batte Donnarumma con un sinistro preciso. Gli azzurri concedono spazi e al 72’ è ancora il fuoriclasse del 2005 a sfiorare il gol, prima della risposta di Dimarco al 73’, che calcia al volo trovando un attento Ørjan Nyland. Il crollo arriva negli ultimi 15’. Al 78’ Haaland, dimenticato sul secondo palo, firma il sorpasso con una conclusione mancina imparabile. Passano pochi secondi e l’attaccante del Manchester City sigla la doppietta personale, appoggiando in rete l’assist del genoano Morten Thorsby dopo il recupero di Oscar Bobb. In pieno recupero, al 93’, Jørgen Strand Larsen ha chiuso il tabellino con un’azione individuale, dribblando Gianluca Mancini e calciando il pallone alle spalle di Donnarumma.
A fine gara, Gennaro Gattuso non nasconde l’amarezza: “Dobbiamo chiedere scusa ai nostri tifosi perché il 1-4 è un risultato pesante. È un peccato perché avevamo fatto un primo tempo molto buono, dove siamo stati squadra vera. Nel secondo tempo abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità, ci lecchiamo le ferite. Dobbiamo ripartire dal primo tempo, perché la squadra si è fatta valere. Nella ripresa abbiamo fatto tantissima fatica”. Il commissario tecnico ha sottolineato anche le difficoltà nella gestione degli spazi: “Siamo mancati sulle distanze, nel primo tempo eravamo più compatti. Abbiamo dato campo agli avversari, li abbiamo portati nella nostra area. La partita è cambiata quando nei primi 30 secondi del secondo tempo hanno fatto il primo tiro in porta. Ci siamo impauriti e dobbiamo migliorare su questo aspetto”.
Aggiornato il 17 novembre 2025 alle ore 15:39
