
La pallavolo maschile si accoda a quella femminile. Ma guai a paragonare la vittoria dei Mondiali a Manila con il trionfo delle ragazze di Julio Velasco, entrambi hanno portato l’Italvolley sul tetto del mondo. La squadra maschile, in Finale, contro la Bulgaria, ha difeso il titolo riconfermandosi campione anche nelle Filippine, dopo la vittoria del 2022 tra Polonia e Slovenia. E il pensiero va quasi in automatico alla generazione dei fenomeni di Velasco – ora commissario tecnico e campione con Paola Egonu e compagne – che come gregario in campo aveva Ferdinando De Giorgi, ora (guarda caso) allenatore della nazionale maschile. L’allievo, il maestro, la vittoria che riconferma il primato mondiale: ci sono tutti gli ingredienti per cucinare una storia di trionfo sportivo come si deve.
Il 3-1 imposto alla Bulgaria racconta un percorso di maturità e resistenza, con un brivido nel terzo set che aveva riacceso le speranze degli avversari. È stato, soprattutto, il mondiale dei protagonisti: Yuri Romanò, autore di un finale epico con cinque ace consecutivi e 22 punti totali; Alessandro Michieletto, incoronato Most valuable player (Mvp) del torneo e decisivo con 11 punti nella sfida conclusiva; Simone Giannelli, capitano e leader indiscusso, da anni simbolo della costanza ad alti livelli. Straordinaria anche la prova di Mattia Bottolo, che ha chiuso con 19 punti in finale. I primi due parziali hanno visto l’Italia imporsi con qualità, pur dovendo inseguire a tratti la giovane Bulgaria di Gianlorenzo Blengini. Nel secondo set è arrivata la sequenza irripetibile di Romanò dai nove metri, capace di cambiare l’inerzia. Nel terzo, il calo fisiologico degli azzurri ha permesso agli avversari di imporsi 25-17, sostenuti dal pubblico filippino. Ma nel quarto set la nazionale ha reagito con autorità, chiudendo 25-10 e trasformando il Pala Manila in un’arena tricolore.
La consacrazione è arrivata anche con la nomina di Romanò, Giannelli, Michieletto e Balaso nel dream team del torneo, a conferma della forza del collettivo. La squadra di De Giorgi farà rientro a Roma domani sera, e l’8 ottobre prossimo sarà ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Il segreto di questa squadra lo diciamo da anni e l’abbiamo dimostrato ancora una volta, è il gruppo. Nonostante tutte le difficoltà nella preparazione, gli infortuni, in particolare quello grave di Daniele Lavia, siamo rimasti uniti durante tutto il Mondiale. Ci abbiamo creduto fino in fondo e alla fine siamo arrivati a questo meraviglioso oro”, ha dichiarato Yuri Romanò ai giornalisti al termine della Finale. L’opposto 28enne, originario di Monza e prossimo a iniziare un’esperienza in Russia con il Fakel di Novyj Urengoj, ha firmato l’impresa con la sua serie di ace: “È incredibile, davvero incredibile quello che abbiamo fatto, riuscirci di nuovo, in un Mondiale così difficile, è qualcosa di straordinario: è stata davvero una grande impresa”. E sulla sua prestazione ha aggiunto: “Ho dato il mio contributo anche con una bella serie di ace, mi sentivo bene e, per fortuna, in quel momento non ho pensato troppo, ho solo battuto”.
Aggiornato il 29 settembre 2025 alle ore 16:07