
Si apre una settimana potenzialmente decisiva per il futuro dello stadio Giuseppe Meazza. Dopo mesi di dibattiti e pressioni crescenti da parte di Milan e Inter, la Giunta comunale ha approvato una delibera che apre alla possibilità di vendere l’impianto di San Siro ai due club milanesi. Il documento è ora atteso in Consiglio comunale, dove la discussione si preannuncia tutt’altro che semplice, con tensioni politiche trasversali che agitano sia la maggioranza che le opposizioni. La proposta di delibera rappresenta una svolta rispetto al passato recente, quando l’ipotesi di mantenere la proprietà pubblica dello stadio sembrava una linea intoccabile. Ora, con i due club che da tempo lavorano a progetti alternativi fuori dai confini cittadini, l’amministrazione ha deciso di compiere un passo in avanti per provare a trattenere le squadre a Milano e salvare, se possibile, lo storico impianto di San Siro da un destino di abbandono. Tuttavia, il passaggio in Consiglio comunale è tutt’altro che scontato.
All’interno della stessa maggioranza di centrosinistra si registrano spaccature significative: c’è chi teme che la vendita del Meazza possa essere percepita come una svendita di un bene pubblico a favore di interessi privati, e chi invece la considera una mossa necessaria per non perdere completamente il legame tra le squadre e la città. A rendere ancora più complesso il quadro, le diverse sensibilità interne ai partiti, con alcuni consiglieri orientati all’astensione o addirittura al voto contrario, anche a costo di rompere con la linea della Giunta. Le opposizioni, da parte loro, si muovono in ordine sparso. Il centrodestra si mostra in larga parte favorevole alla vendita, purché accompagnata da garanzie economiche e progettuali concrete. I gruppi civici e ambientalisti, invece, chiedono chiarezza sui numeri, trasparenza sugli accordi e maggiore coinvolgimento dei cittadini, soprattutto sul futuro urbanistico dell’area. Per Milan e Inter, l’acquisto del Meazza potrebbe rappresentare un’alternativa praticabile ai progetti finora sviluppati in autonomia, ma i club continuano a tenere aperte tutte le opzioni.
Il tempo, però, stringe: una decisione è attesa entro la fine del mese, e l’esito del voto in Consiglio potrebbe segnare uno spartiacque definitivo. In caso di approvazione della delibera, si aprirebbe una nuova fase di trattativa, con valutazioni tecniche e finanziarie, ma anche politiche e urbanistiche. Se invece la proposta dovesse essere respinta o rinviata, è probabile che i club accelerino definitivamente verso la costruzione di nuovi impianti fuori città. Intanto, i cittadini e i tifosi restano in attesa, divisi tra chi sogna un Meazza rinnovato e ancora vivo, e chi guarda al futuro immaginando stadi all’avanguardia, anche se fuori Milano. San Siro, però, resta un simbolo potente: qualunque sarà la decisione, questa settimana potrebbe scrivere l’inizio di un nuovo capitolo o la fine di un’era.
Aggiornato il 24 settembre 2025 alle ore 11:02