Nazionale, addio differenza reti: la Norvegia fa 11 gol

Ormai il primo posto nel girone è andato. Escludendo clamorose, future amnesie da parte della Norvegia, la Nazionale italiana di calcio dovrà puntare agli spareggi per conquistarsi la partecipazione ai Mondiali 2026. In questa tranche di qualificazioni, sebbene siano arrivati sei punti in due partite per gli azzurri (contro l’Estonia e contro Israele), la Norvegia sembrerebbe aver blindato il primato nel Gruppo I, grazie alla vittoria di ieri sera sulla Moldova. Vittoria che avrebbe fatto gettare nel cestino tutti i fogli e foglietti di coloro che stavano calcolando le probabilità di arrivare primi nel Girone grazie a un rimontone nella differenza reti. Bene, Erling Haaland e compagni – ma soprattutto il bomber del Manchester City – hanno fatto ben 11 gol alla Moldova, subendone solo uno. Morale della favola, differenza reti a confronto fra Italia e Norvegia: 5-21.

Cinque reti le fa Haaland, quattro il giovane Thelo Aasgaard – attaccante dei Glasgow Rangers, cresciuto nelle giovanili del Liverpool – una il capitano – della Norvegia e dell’ArsenalMartin Ødegaard e un’altra Felix Myhre, centrocampista del Brann (avversario del Bologna in Europa League) che ha dato il via alla festa del gol scandinava. Ironia della sorte, anche l’unico gol della Moldova, in realtà, è stato un autogol dei norvegesi. Un retro passaggio del difensore Leo Skiri Østigård – in forza al Genoa – che ha trovato il portiere del Siviglia, Ørjan Nyland, fuori dai pali. Anche le statistiche parlano chiaro: 18 tiri a zero, 71 per cento di possesso palla a 29 e 654 passaggi contro i 270 moldavi. Una supremazia totale in campo da parte della Norvegia che ha fatto pensare, ai più maliziosi, che gli scandinavi abbiano seguito il dibattito sportivo interno all’Italia su come riuscire ad arrivare allo scontro diretto – l’ultima partita delle qualificazioni – con una differenza reti utile per ottenere il sorpasso in caso di vittoria eventuale. Ma la palla è tonda, le partite sono tante e gli scenari imprevedibili. Detto questo, sembrerebbe che ormai l’avversario diretto degli azzurri sia Israele, secondo a pari merito con la squadra di Gennaro Gattuso, ma con una partita in più.

Aggiornato il 10 settembre 2025 alle ore 13:43