
Nuovi successi per l’Italia del nuoto. “Il valore di questa medaglia è indescrivibile”, ha esordito ai microfoni di Rai Sport Chiara Pellacani, fresca vincitrice dell’oro nei tuffi sincronizzati misti dal trampolino di 3 metri. Assieme al collega Matteo Santoro. In questa specialità, l’Italia non aveva mai conquistato la medaglia d’oro iridata. Con 308.13 punti, la coppia azzurra ha superato di misura gli australiani Cassiel Rousseau e Maddison Keeney, battuti per appena 87 centesimi, e i cinesi Li Yajie e Cheng Zilong, fermati a 2.43 punti di distanza. La Cina, potenza egemone nei tuffi da oltre vent’anni, ha dovuto accontentarsi del bronzo: un risultato che conferisce ulteriore prestigio alla vittoria azzurra.
“Sono così tante emozioni tutte insieme che non riesco a ordinarle, ho un mare dentro – ha commentato Santoro – C’è felicità, anche paura perché non pensavamo di vincere. Sono molto contento di raggiungere Chiara. Non vedo l’ora di iniziare questa esperienza. Sarà come andare in un’altra casa perché io e Chiara ci conosciamo da quando siamo piccolissimi; le nostre famiglie sono amici, facciamo le vacanze insieme, dunque è tutto naturale”. Nella lunga storia dei Mondiali di nuoto, cominciata nel 1973 a Belgrado, solo due italiani avevano conquistato l’oro nei tuffi: Klaus Dibiasi nella piattaforma (a Belgrado 1973 e Cali 1975) e Tania Cagnotto – oggi vicepresidente della Federazione – nel trampolino da un metro a Kazan 2015. La vittoria di Pellacani e Santoro, quindi, si inserisce in un solco nobile ma rarissimo, elevando ulteriormente il profilo del movimento tricolore.
E Simone Cerasuolo delle Fiamme Oro ha trionfato nei 50 metri rana. Prendere una medaglia in questa gara, per il romagnolo non era affatto scontato. Non la migliore delle partenze, e la forte concorrenza, hanno forse complicato in anticipo la gara di Cerasuolo, che però ci ha ricordato come nei 50 metri spesso non vince il più veloce ma il più forte. “È stato veramente emozionante il percorso che mi ha portato qui. Ho una grande passione per questo sport. Sono al settimo cielo e oggi sono stato il più forte. Ho tanti pensieri in testa ma sono contentissimo. Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato a raggiungere questo risultato”, ha ammesso il classe 2003 nell’intervista post gara. “Sono contento, sono diventato un atleta solido, anche se ho fatto qualche errore, c’è del margine ma oggi contava solo vincere”, ha aggiunto Cerasuolo.
Aggiornato il 30 luglio 2025 alle ore 15:39