Volley femminile, le azzurre centrano un altro oro

Una cavalcata perfetta verso la vittoria finale. Dopo Ankara, Bangkok e Parigi, è Łódź a ospitare l’ennesima pagina dorata della pallavolo italiana. L’Inno di Mameli continua il suo giro del mondo, trascinato dalle voci e dai colpi delle formidabili ragazze di Julio Velasco, che in Polonia si sono prese tutto: l’oro nella Volleyball Nations League 2025 e un posto in prima fila nella storia dello sport italiano. Un percorso praticamente perfetto, senza sbavature: 15 vittorie su 15 incontri in questa edizione della Vnl, che sommate alle strisce vincenti tra il 2024 e le Olimpiadi parigine, portano a 29 successi consecutivi in match ufficiali. Mai nessuna Nazionale femminile italiana di volley aveva toccato questi vertici. Un primato assoluto, scolpito all’Atlas Arena della cittadina polacca, dove capitan Anna Danesi e compagne hanno piegato in quattro set il Brasile (22-25, 25-18, 25-22, 25-22), ribaltando con autorità una partenza in salita.

Perso il primo set, le azzurre nel secondo sono state un rullo compressore, lasciando il segno con un break devastante firmato Paola Egonu (5 punti) e Sarah Luisa Fahr (4 punti). Ma è nel terzo parziale che si accende la stella di Ekaterina Antropova, l’opposto della Savino Del Bene Scandicci, nata in Islanda da genitori russi, autentica mattatrice delle Finals. Nel quarto set è incontenibile: 10 punti personali, 18 totali, quattro muri e una leadership tecnica e psicologica che non conosce cedimenti. Nel quarto game Antropova è stata superlativa, e con lei è salita di tono anche Myriam Sylla (16 punti, tre muri). A referto finiscono anche Egonu (12), Fahr (10, di cui due muri), la giovane Stella Nervini (sette punti), Anna Danesi (sette punti), Alessia Orro (quattro punti), Alice Degradi (costretta a uscire per infortunio nel secondo set) e Carlotta Cambi. L’equilibrio del terzo set si spezza nel cuore del parziale, quando il tandem Nervini-Antropova, con variazioni al centro di Fahr, spinge le azzurre avanti 5-3. Il Brasile risponde con Gabriela Guimarães, Kisy Nascimento e Julia Bergmann, ma dall’altra parte della rete salgono in cattedra le italiane, in un crescendo che porta prima al +2 (18-16) e poi al break decisivo. Un errore di Julia, un muro di Monica De Gennaro, un altro di Antropova su Gabi e infine l’affondo di Danesi e Fahr chiudono i giochi.

“Siamo davvero felici di questa vittoria perché è arrivata contro una squadra molto forte come il Brasile”, ha dichiarato il commissario tecnico Julio Velasco. “Non abbiamo giocato il nostro miglior volley, però siamo riusciti a vincere, grazie anche al contributo fondamentale delle giocatrici entrate dalla panchina. Sono davvero orgoglioso di questo gruppo”. L’unica ombra è l’infortunio di Alice Degradi, che ha lasciato il campo nel secondo parziale. Ma il gruppo azzurro, saldo e rodato, reagisce da campione. Per Velasco si tratta del secondo titolo consecutivo nella Volleyball Nations League, dopo la vittoria in Thailandia nel 2024, a cui si aggiunge l’oro olimpico di Parigi, firmando un trittico da leggenda: tre titoli intercontinentali in quattro anni, con un dominio tecnico e mentale che ricorda l’epopea della Nazionale maschile degli anni Novanta, guidata proprio dal tecnico italo-argentino. Il trofeo è tornato in Italia stamattina, con arrivo previsto a Milano Malpensa poco prima delle 10, in volo da Varsavia. Pochi giorni di riposo, poi riprenderà la preparazione in vista dei Campionati mondiali in Thailandia, al via il 22 agosto. Le azzurre esordiranno a Phuket contro la Slovacchia, prima di affrontare Cuba e Belgio. La corsa non si ferma: questa generazione vuole scrivere altri capitoli di un racconto che ha già il sapore di gloria senza tempo.

Aggiornato il 28 luglio 2025 alle ore 13:17