Se l’Italia under 21 diventasse “maggiore”?

L’Italia è uscita amareggiata dagli Europei under 21 di calcio. Ai Quarti di Finale contro la Germania, gli azzurrini l’avevano ripresa in 9 contro 11 grazie al calcio di punizione da manuale di Giuseppe Ambrosino (ora cercato dalle squadre di Serie A, in particolare dal Cagliari). Ma il definitivo 3-2 dei tedeschi ha spento tutti i sogni di gloria di Carmine Nunziata, che non ha potuto fare altro che dirsi soddisfatto dei suoi giocatori e orgoglioso del loro, seppur breve, percorso. E il nuovo commissario tecnico della Nazionale maggiore, Gennaro Gattuso, può sorridere per la prestazione sfoderata dagli azzurrini contro la Germania. Dagli spalti dello stadio di Dunajská Streda, il tecnico ex Hajduk Spalato ha intravisto quella grinta che servirebbe alla Nazionale per tornare ai Mondiali dopo 12 anni, motivo per cui Gattuso potrebbe attingere a piene mani dalla squadra di Carmine Nunziata.

Tra i nomi in rampa di lancio, spicca Diego Coppola: già impiegato da Luciano Spalletti nella disastrosa partita di qualificazione contro la Norvegia, è destinato a fare il salto in Premier League. In una difesa in cerca di rinnovamento – con Alessandro Buongiorno ancora fermo ai box e Francesco Acerbi in aria di litigio con la Nazionale (e viaggia verso i 38 anni) – Coppola rappresenta una delle opzioni più credibili in chiave futura. Accanto a lui, guadagna attenzione Lorenzo Pirola: già capitano dell’Olympiakos, con una solida esperienza internazionale, è uno di quei profili che potrebbero affiancare, nei prossimi mesi, i più giovani Pietro Comuzzo e Giovanni Leoni. Nel bunker eretto nei minuti finali contro la Germania, un ruolo chiave lo ha giocato Sebastiano Desplanches. Il portiere piemontese è stato tra i protagonisti della spedizione azzurra. Di fronte ha una concorrenza d’élite – su tutti Gianluigi Donnarumma e Guglielmo Vicario– ma qualora dovesse iniziare a giocare in Serie A, potrebbe trovare spazio anche in Nazionale maggiore.

A centrocampo, tra i volti già attenzionati da Spalletti, si confermano Niccolò Pisilli e Cesare Casadei: entrambi decisivi nei successi contro Spagna e Slovacchia, hanno contribuito in maniera determinante al passaggio ai Quarti di Finale. Reduci da stagioni positive con Roma e Torino, restano nomi spendibili per il cammino verso il Mondiale 2026. Casadei, inoltre, offre soluzioni in chiave offensiva, così come Giovanni Fabbian, prodotto del vivaio interista e reduce da un’ottima annata con il Bologna, che lo ha reso uno dei pezzi pregiati del mercato estivo. In attacco, l’assenza di Tommaso Baldanzi nella sfida contro la Germania – a causa di un infortunio – si è fatta sentire. Vero trascinatore dell’under 21, il trequartista della Roma ha quel qualcosa in più. Ha già ottenuto la fiducia di Claudio Ranieri, ma sarà l’arrivo di Gian Piero Gasperini sulla panchina giallorossa a determinare la svolta decisiva nella sua crescita. Baldanzi resta, per talento e visione, una delle pedine più interessanti del futuro prossimo della Nazionale. Sempre che riesca a giocare con continuità.

Aggiornato il 24 giugno 2025 alle ore 16:07