
Non è una competizione di “serie B”. Rispetto alle cugine francesi, teutoniche e anglosassoni, la Coppa Italia viene considerata spesso il brutto anatroccolo delle coppe di lega, per via del suo regolamento e del poco amore dimostrato dai tifosi per questa competizione (anche perché, delle ultime 10 edizioni, sei le ha vinte la Juventus e due l’Inter) talvolta monotona. Ma quest’anno questo non si può rimproverare proprio niente alla povera Coppa Italia. Basta vedere chi scenderà in campo stasera per la prima Semifinale d’andata: Empoli e Bologna. Non proprio due habitué di questi appuntamenti. Da una parte, i felsinei sperano di poter migliorare l’ottima stagione portata a termine l’anno scorso da Thiago Motta – e al momento, sotto l’egida di Vincenzo Italiano, ci stanno riuscendo – mentre la squadra toscana, guidata da una storica tradizione familiare di calcio, sogna di poter almeno partecipare alla prossima Supercoppa Italiana.
E se per i bookmaker la prima Semifinale è un rebus difficile da decifrare, allora per la seconda potrebbe essergli andata ancora peggio. Perché domani sera avrà luogo il primo tempo di una battaglia lunga 180’, chiamata derby di Milano, per un posto in Finale. La gara di andata a “casa” del Milan, per poi giocare la resa dei conti sotto la curva Nord di San Siro. Da una parte c’è un Inter che, pur soffrendo contro un’ordinata e spensierata Udinese, ha mantenuto il primato in vetta alla Serie A, e forse tra tabelloni di Champions League e Coppa Italia comincia a farsi i calcoli per un eventuale e straordinario tripléte. Mentre il Milan, scivolato precisamente a metà classifica in campionato, reduce da una sconfitta contro il Napoli di Antonio Conte, potrebbe – e dovrebbe – vedere nella Coppa Italia l’ultima ancora di salvezza per la stagione e soprattutto per un piazzamento europeo. Quest’anno, la coppa di lega potrebbe dire molto sul futuro del calcio italiano.
EMPOLI-BOLOGNA, PARLA FABRIZIO CORSI
“C’è una grande emozione da parte di tutte le nostre componenti, la città vive questa vigilia in maniera sobria, non c’è quell’eccesso di entusiasmo anche perché la squadra sta vivendo un momento di difficoltà in campionato ma siamo orgogliosi di ospitare i tifosi bolognesi, che saranno in maggioranza. Si potrà vivere una giornata di sport”. Così il presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, a La politica nel pallone, su Rai Gr Parlamento, alla vigilia della Semifinale di andata di Coppa Italia tra il club toscano e il Bologna. Dell’importanza storica di questa partita “ce ne renderemo conto negli anni, ora siamo un po’ distratti dagli eventi del campionato (l’Empoli è attualmente terzultimo in Serie A, ndr.), questa estate si darà valore al percorso fatto da questi ragazzi per arrivare a questa partita. Tre vittorie in trasferta contro tre capoluoghi di provincia è un qualcosa fuori dal comune. Noi di appuntamenti importanti ne abbiamo avuti tanti, abbiamo vinto in tutti gli stadi importanti d’Italia. Per noi questa partita è un evento e una festa, magari il Bologna lo pensa come un obiettivo vero. Ha uno spessore da Champions e si sta confermando meglio dello scorso anno, complimenti alla società e all’'llenatore. Speriamo di fare bella figura, una cattiva figura ci rimarrebbe addosso per il campionato”.
Aggiornato il 01 aprile 2025 alle ore 13:07