
La McLaren si conferma l’auto da battere. E il britannico Lando Norris il pilota da superare. Il classe 1999 ha aperto la stagione di Formula 1 con una vittoria di carattere, sul bagnato, nel Gran Premio d’Australia, mettendo la sua monoposto davanti a tutti in una gara condizionata dal maltempo e da una serie di colpi di scena. Sul circuito di Albert Park, il britannico ha avuto la meglio su Max Verstappen, secondo con la Red Bull, e George Russell, terzo con la Mercedes. Un successo che premia la solidità di Norris e la strategia perfetta del team di Woking, mentre Ferrari fatica a ingranare: Charles Leclerc chiude ottavo, Lewis Hamilton decimo. La stagione è appena iniziata, ma il primo verdetto parla chiaro: il 2025 potrebbe essere più aperto che mai. E Melbourne ha accolto il primo appuntamento del Mondiale con un clima impietoso: pioggia battente, vento forte e un asfalto scivoloso che ha messo a dura prova i piloti fin dal giro di formazione.
Lo ha scoperto subito Isack Hadjar (la “nuova recluta” della Racing Bulls), finito contro le barriere prima ancora di schierarsi sulla griglia e costretto al ritiro ancor prima che il semaforo diventasse verde. Al via, la gara ha mostrato di che pasta sono veramente fatti i 20 piloti in griglia. Jack Doohan (Alpine), chiamato a sostituire Esteban Ocon, ha perso il controllo della sua monoposto causando il primo intervento della safety car. Poco dopo, anche Carlos Sainz Jr. ha detto addio alla corsa nel modo più beffardo possibile: lo spagnolo, al debutto con la Williams, ha commesso un errore dietro la safety car, andando a sbattere e chiudendo anzitempo un weekend da dimenticare. Non sono stati gli unici a pagare le condizioni estreme: Fernando Alonso, Liam Lawson e Gabriel Bortoleto si sono aggiunti alla lista dei ritirati, mentre in pista il grip inesistente costringeva tutti a improvvisare.
Se la prima gara dell’anno ha già confermato il livello della McLaren e della Red Bull, ha anche acceso i riflettori su un giovane che sembra destinato a far parlare di sé: Andrea Kimi Antonelli. Il 18enne italiano, al debutto assoluto in Formula 1, ha portato la sua Mercedes al quinto posto, poi commutato in quarto per una penalità addossata ad Oscar Piastri. Una prova di maturità e talento che lascia intravedere un futuro luminoso per il pilota della scuderia guidata da Toto Wolff.
AMAREZZA IN CASA FERRARI
Il cavallino rampante, invece, è apparso in grande difficoltà. I due ferraristi, con tutti gli occhi addosso, hanno prodotto un weekend opaco, aggravato da una strategia del muretto non all’altezza delle circostanze. A fine gara, il monegasco Charles Leclerc ha analizzato con onestà la sua prestazione: “Oggi non è andata bene, ma prima di parlare di scelte della squadra credo che l’errore più grande sia stato il mio, quando in uscita di curva ho perso la macchina. Tutto ciò mi è costato quattro, cinque posizioni”, ha ammesso ai microfoni di Sky Sport. La delusione è evidente, ma Leclerc guarda già avanti: “Come prima gara mi aspettavo molto meglio. Sono molto deluso, ma torniamo in macchina tra quattro giorni e possiamo rifarci”. Non usa giri di parole nemmeno Frédéric Vasseur, team principal della Ferrari: “Da questa gara è difficile portare a casa qualcosa di positivo. Nel weekend abbiamo faticato e la strategia in gara è stata non buona. Concentriamoci sul prossimo gran premio, sappiamo che la stagione sarà lunga, siamo migliori di quello che abbiamo mostrato oggi”.
Aggiornato il 17 marzo 2025 alle ore 13:24