
È finita l’attesa. Ora Paul Pogba è un calciatore libero. Da oggi, il centrocampista francese può finalmente scendere in campo. La sentenza che lo aveva messo fuori gioco per doping ha concluso la sua decorrenza, con una riduzione della pena da quattro anni a 18 mesi, grazie alla sentenza del Tribunale arbitrale dello sport (Tas). L’ultima volta che lo abbiamo visto giocare, è stato con la Juventus. E il suo “secondo capitolo” tra le fila dei bianconeri si è chiuso prima ancora di poter davvero cominciare: a novembre scorso, contratto rescisso e tanti saluti, nonostante un accordo che sarebbe durato un’altra stagione. Ora il pallone torna tra i piedi del francese, ma la partita più difficile si gioca fuori dal campo. Perché, paradossalmente, essere di nuovo disponibile non significa poter giocare subito. Molti campionati, compresa la Ligue 1, non permettono tesseramenti fuori finestra di mercato, e Pogba, che tra pochi giorni spegnerà 32 candeline, dovrà aspettare ancora prima di riassaporare il gusto di una partita ufficiale.
È comunque difficile pensare un ritorno del polpo in Europa. Le due vie più accreditate per l’ex campione del mondo portano negli Stati Uniti e in Arabia Saudita. La Mls – e l’Inter Miami – è da tempo sullo sfondo: nella squadra di David Beckham Pogba troverebbe un ambiente perfetto, tra business personali e un certo Lionel Messi con cui condividere il campo. Ma attenzione alla Saudi Pro League: niente limiti salariali, ingaggi da capogiro e una cultura che potrebbe affascinare Pogba, anche per la sua fede musulmana. Nei giorni scorsi, il suo nome è stato accostato all’Al Ittihad, capolista saudita, dove potrebbe ritrovare due vecchi amici: Karim Benzema e N’golo Kanté. Un trio che ha fatto sognare la Francia e che potrebbe ora ripetersi nel deserto saudita.
Di una cosa, però, non ci sono dubbi: Pogba non è rimasto fermo a piangersi addosso. In questi mesi si è allenato duramente, pronto a dimostrare che il polpo non ha perso il tocco. Il ritorno in campo non è questione di giorni, forse neanche di settimane, ma Pogba non vuole assolutamente sentire la parola “fine”.
Aggiornato il 11 marzo 2025 alle ore 15:47