
Una vittoria che non vuol dire passaggio del turno, ma quasi. L’Inter si prende la scena in Europa e mette un piede nei Quarti di Finale di Champions League. A Rotterdam, contro un Feyenoord combattivo ma poco concreto, i nerazzurri vincono 2-0 grazie ai gol di Marcus Thuram e Lautaro Martínez. Una prova di forza, di maturità, di squadra. L’unico rimpianto? Il rigore fallito da Piotr Zieliński, che avrebbe potuto chiudere i conti con largo anticipo. Ma il risultato resta prezioso e San Siro, l’11 marzo, ai nerazzurri di Simone Inzaghi basterà gestire il risultato. Ma guai comunque a pensare che sia finita. Dopo tre minuti dal fischio d’inizio, Ibrahim Osman si fa vedere con un destro sul primo palo, ma Josep Martínez risponde con sicurezza. L’Inter però non resta a guardare e al 10’ costruisce la prima occasione: Lautaro ruba palla, avvia il contropiede e serve Thuram, che gli restituisce il pallone. L’argentino calcia di prima, ma la difesa olandese si immola e respinge.
Il Feyenoord prende campo e dal 20’ comincia a spingere con continuità. L’Inter si chiude, Inzaghi comincia a percorrere la fascia delle panchine (al suo solito) per scuotere i suoi. Al 28’ arriva il primo brivido vero per i nerazzurri: Martinez sbaglia un rinvio, il pallone sbatte su Julián Carranza e rotola pericolosamente verso la porta. Per un attimo, il tempo si ferma. Poi il sospiro di sollievo: la palla finisce sul fondo. E poi colpisce l’Inter. Al 38’, Kristjan Asllani inventa un lancio perfetto per Denzel Dumfries sulla destra, che vede l’inserimento di Nicolò Barella e lo serve. Cross morbido, la difesa olandese è sorpresa, Thuram no. Il francese si coordina in un lampo e la mette dentro con un tocco elegante. È il vantaggio nerazzurro.
L’Inter, nel secondo tempo, torna in campo con la stessa intensità e dopo cinque minuti cala il due a zero. Alessandro Bastoni guida l’azione sulla sinistra, serve Zieliński, che ci prova dal limite ma trova un muro davanti. La palla resta lì, Lautaro si avventa e con un destro chirurgico la spedisce all’incrocio. Gol, partita in ghiaccio. Ed è una rete speciale: l’argentino diventa il miglior marcatore dell’Inter in Champions League. Il Feyenoord prova a riaprirla e al 56’ va vicinissimo al gol con Jakub Moder, che calcia forte e colpisce la traversa. Scampato il pericolo, l’Inter ha l’occasione per il colpo del ko definitivo. Al 61’ l’arbitro assegna un rigore – leggerino – dopo un controllo Var per un fallo su Thuram. Sul dischetto va Zielinski, ma Timon Wellenreuther intuisce e gli nega la rete con un grande intervento. Lo stadio esplode, il Feyenoord ci crede ancora. Gli olandesi, meno di dieci minuti dopo, recriminano un rigore per un contatto tra Ayase Ueda e Stefan De Vrij, ma l’arbitro lascia correre. Nel finale la partita perde ritmo, tra cambi, falli tattici e squadre più attente a non scoprirsi.
Nel post-gara, Simone Inzaghi applaude la prestazione della sua squadra ma avverte: “I ragazzi sono stati bravissimi, giocare in uno stadio così caldo non era semplice. Abbiamo sofferto poco e siamo rimasti uniti nei momenti decisivi. Ma il discorso qualificazione non è chiuso: abbiamo vinto il primo tempo, ora ci aspetta il secondo a San Siro”. Lautaro, protagonista assoluto, non nasconde la sua emozione: “Essere il miglior marcatore dell’Inter in Champions è qualcosa che non avrei mai immaginato. Sono grato ai tifosi, alla squadra e alla mia famiglia. Il nostro obiettivo è sempre dare il massimo per questa maglia, anche con il calendario fitto e gli infortuni.” Poi un pensiero per Bastoni: “Meritava il premio di migliore in campo per il sacrificio che ha messo”.
Aggiornato il 06 marzo 2025 alle ore 12:59