Atalanta e Milan: i playoff si decidono al ritorno

L’Atalanta torna da Brugge con una sconfitta che brucia. Non tanto per la prestazione, quanto per il modo in cui è arrivata. I belgi partono con il coltello tra i denti e pressano altissimo, impedendo ai nerazzurri di respirare. Il primo quarto dora è un monologo belga e al 15 arriva il gol di Ferran Jutglà, che lasciato colpevolmente libero raccoglie un cross e fredda Rui Patricio. Atalanta subito sotto e costretta a inseguire. Ci vuole una buona mezzora prima che i nerazzurri trovino il bandolo della matassa. Poco alla volta prendono campo e al 41 arriva il meritato pareggio: Davide Zappacosta vede il taglio di Mario Pašalić, che con freddezza batte Simon Mignolet. Un gol pesante, che rimette tutto in equilibrio prima dell’intervallo. Il Brugge torna dagli spogliatoi con la stessa aggressività del primo tempo e al 54’ va vicino al gol con Maxim De Cuyper, che da ottima posizione manda fuori di un soffio.

Ma la squadra di Gasperini cresce alla distanza. Al 66Lazar Samardžić si ritrova tutto solo davanti a Mignolet, ma invece di scaraventare la palla in porta, la manda incredibilmente fuori. Al 82Charles De Ketelaere ha la palla del sorpasso, calcia al volo dall’area piccola, ma Mignolet si supera. Sembra finita, sembra un pareggio scritto. E invece no. Minuto 92, partita bloccata sull’1-1, quando Gustaf Nilsson crolla in area come se avesse fatto un frontale con un muro. Il rigore concesso è un regalo impacchettato e infiocchettato. E di solito in Europa si fischia poco. Come nel grave precedente in finale di Europa League tra Roma e Siviglia, nessun check del Var ha richiamato l’arbitro Halil Umut Meler. Sul dischetto va lo stesso Nilsson, che batte Rui Patricio e manda i belgi in paradiso. All’Atalanta resta solo la rabbia e la certezza di dover fare un’impresa al Gewiss Stadium martedì prossimo.

MILAN: A ROTTERDAM PESA UN ERRORE DI MAIGNAN

Il Milan torna da Rotterdam con una sconfitta di misura, figlia di una partenza horror e di un errore pesante di Mike Maignan. Un 1-0 che lascia l’amaro in bocca, che non chiude i giochi, effettivamente meritato. Al ritorno, a San Siro, servirà un’altro Milan. Come quello di Coppa Italia, per intendersi. Sicuro, non potrà prendere un infilata al 3del primo tempo, come quella concessa a Igor Paixão. Il brasiliano controlla, rientra sul destro e calcia. Un tiro non irresistibile, ma l’estremo difensore della Nazionale francese calcola male il rimbalzo e si fa beffare. Uno a zero. La reazione dei diavoli, poi, è tutt’altro che irresistibile. Al 30 Rafael Leão si accende e conquista un ottimo pallone, entra in area e cade dopo un contrasto. Per l’arbitro è tutto regolare. Anche il Feyenoord ci prova, e al 37 va a un passo dal raddoppio con il solito Paixão (contro le italiane si esalta) che colpisce in pieno la traversa.

Nella ripresa il Milan tiene palla ossessivamente ma crea poco, il Feyenoord corre meno e non rischia niente. Tutto si deciderà martedì a San Siro, dove i rossoneri potranno contare sul pubblico di casa. Ma la prestazione di ieri non si può cancellare, e Sérgio Conceição sa di dover lavorare sull’aspetto psicologico.

Aggiornato il 13 febbraio 2025 alle ore 13:36