Mondiali sci alpino: due medaglie per l’Italia

Niente da fare per il Super gigante maschile. Nella gara di oggi dei Mondiali di sci alpino, l’italiano più vicino al podio è stato Dominik Paris, che si è classificato settimo. Lo svizzero Marco Odermatt ha vinto un’altra volta l’oro, meritandosi il titolo di “imbattibile” che gli è stato affibbiato dai tifosi e dalla stampa. Ma dopo l’oro nel parallelo a squadre miste, la squadra azzurra si è piazzata sul podio anche in Super G femminile. Giorgia Collomb, Filippo Della Vite, Lara Della Mea e Alex Vinatzer si sono imposti in finale sulla Svizzera, e il giorno dopo Federica Brignone è stata superata di un decimo di secondo da Stephanie Venier, che ha vinto il titolo, mentre il bronzo ex aequo è stato assegnato all’americana Lauren Macuga e alla norvegese Kajsa Vickhoff Lie, che hanno concluso la gara a 24 centesimi dall’austriaca.

E Brignone continua a scrivere la storia dello sci italiano. La campionessa valdostana, a 34 anni, dimostra di non avere alcuna intenzione di rallentare e conquista uno splendido argento nel Supergigante dei Mondiali. La sua è stata una gara da manuale: pulita, fluida, ma con quella grinta che da sempre la contraddistingue. Nata come gigantista, negli anni si è trasformata in una discesista sempre più completa, capace di stare ai vertici anche nelle discipline veloci. Con questo secondo posto, Brignone arricchisce la sua bacheca mondiale, che già contava l’argento nel gigante di Garmisch 2011 e quello di Courchevel 2023, oltre all’oro nella combinata. Una stagione da incorniciare per lei, che guida la classifica generale di Coppa del mondo e non ha alcuna intenzione di fermarsi.

Ma la giornata porta il nome di Stephanie Venier. L’austriaca, a 31 anni, coglie il primo trionfo davvero pesante della sua carriera, dopo tre successi in Coppa del mondo e l’argento iridato nella discesa libera di Sankt Moritz nel 2017. Una gara perfetta, senza sbavature, che le vale la medaglia d’oro e, soprattutto, il riconoscimento che aspettava da tempo. Il podio, però, è più affollato del solito. Per la quarta volta nella storia dei Mondiali, ci sono due medaglie di bronzo.

Buona la prova di Sofia Goggia, che chiude quinta a 30 centesimi dalla vincitrice. Per lei, più che una gara, è stata una giornata dal forte valore simbolico. Esattamente 12 mesi fa si trovava sotto i ferri dopo un grave infortunio al pilone tibiale. Stamattina, prima di scendere in pista, ha condiviso un pensiero sui social: “Un anno fa a quest’ora mi risvegliavo dall’anestesia dopo una frattura complicatissima. Grazie a un’operazione al limite del miracolo sono ancora qui”. Un segnale di quanto la sua carriera sia stata una continua battaglia contro il destino. Finora, vinta sempre da Sofia.

Aggiornato il 07 febbraio 2025 alle ore 15:30