Non si parlava di altro. Sembrava che João Fonseca fosse diventato uno dei principali pretendenti alle fasi avanzate dell’Australian open, dopo aver eliminato al primo turno Andrej Rublev in tre set. Sicuramente un giovane talentoso e bello da veder giocare, che sarà stato fiero dei complimenti ricevuti dai vari esperti del settore. Ma il classe 2006 (!) è stato riportato sulla terra da Lorenzo Sonego, che ha sconfitto il brasiliano in rimonta al secondo turno del Masters 1000 di Melbourne. Nonostante il pubblico fosse ampiamente per il giovane Fonseca, il torinese classe 1995 ha tenuto botta e non ha mai smesso di lottare. Una gara, infinita, durata cinque set che ha visto diversi ribaltamenti di fronte e una lotta punto per punto. Alla fine, la meglio l’ha spuntata Sonego – più freddo nei punti “importanti” – che si è anche complimentato con quella che si può certamente definire una promessa del tennis. A fine partita, l’azzurro si è unito all’applauso per il suo avversario, e poi mani giunte verso il pubblico, quasi a scusarsi con i tifosi brasiliani per aver spento i loro sogni. Semplicemente classe.
Per quanto riguarda Jannik Sinner, invece, il match contro l’atleta di casa Tristan Schoolkate è stato più duro del previsto. La sensazione, è che l’altoatesino non abbia voluto spingere troppo contro la wild card australiana, portando a casa la partita con un risultato di 4-6, 6-4, 6-1, 6-3, in due ore e 45’. Infatti, era dal 6 ottobre scorso che il numero uno del ranking Atp non concedeva un set all’avversario. “Sono molto felice della mia prestazione, non do le cose per scontate e questo devo fare anche nel prossimo turno”, ha dichiarato Sinner augurandosi di giocare un altro grande torneo. “All’inizio serviva bene e giocava molto meglio di me”, ha ammesso l’azzurro, “c’è stata anche una bellissima atmosfera da parte del pubblico. In tutti i tornei può capitare di trovare un giocatore del genere, devi sempre essere presente che sia secondo o terzo turno, posso migliorare, ho avuto anche qualche difficoltà con il vento, ma è sempre meglio giocare qui che nei campi esterni che sono ancora più esposti”, ha chiosato Jannik nel post gara.
Oltre alla prova solida di Lorenzo Musetti – il primo degli italiani ad essere approdato al terzo turno, grazie alla vittoria contro il canadese Denis Shapovalov – e la lunga sconfitta in quattro set per Matteo Berrettini, battuto da Holger Rune, gli azzurri possono festeggiare l’allungo in scioltezza di Jasmine Paolini. Con una prestazione da schiacciasassi, la racchetta toscana ha rispedito a casa la messicana Renata Zarazúa, con un punteggio di 6-2, 6-3.
Aggiornato il 16 gennaio 2025 alle ore 16:09