Un’inchiesta che sembra un match senza fine. Gabriele Gravina, presidente della Federazione italiana giuoco calcio (Figc), è finito al centro di un pressing giudiziario sempre più fitto. La Procura di Roma ha infatti chiuso le indagini sull’attuale numero uno del calcio italiano – ricandidato per un ulteriore mandato – che ora rischia il rinvio a giudizio per autoriciclaggio e appropriazione indebita. Sul tavolo ci sono presunti illeciti legati alla compravendita di una collezione di libri antichi e ad alcune consulenze assegnate ai tempi della sua presidenza della Lega Pro (Serie C). Gravina ha 20 giorni per chiedere di giocare la sua partita, auspicando di essere ascoltato dai procuratori prima che l’eventuale processo prenda il via.
Tutto è cominciato nel non troppo lontano marzo del 2024, quando la Procura nazionale antimafia ha segnalato anomalie emerse da un’inchiesta di Perugia su un presunto giro di dossieraggio, con nomi pesanti come quello di Pasquale Striano sullo sfondo. Il focus degli inquirenti si è poi spostato sul 2018, quando Gravina, al vertice della Lega Pro, avrebbe “indirizzato” un incarico alla società Isg per migliorare la distribuzione degli eventi sportivi e contrastare la pirateria. Secondo l’accusa, dietro l’affidamento si nasconderebbe uno scambio di favori.
La partita giudiziaria si è intensificata il 19 novembre, quando il Tribunale del riesame ha respinto la richiesta di sequestro preventivo di 140mila euro, ritenuti profitto del reato. I giudici hanno confermato le tesi del giudice per le indagini preliminari, negando il sequestro per mancanza di prove solide e tenendo conto delle disponibilità economiche del presidente Figc. Le difese, guidate dagli avvocati Leo Mercurio e Fabio Viglione, giocano a tutto campo, ribadendo la totale estraneità del loro assistito. “Eravamo in attesa di questo momento per smontare ogni accusa – hanno dichiarato – Gravina è sereno e sicuro che la magistratura accerterà la verità”.
Il clima, però, resta teso. Per il numero uno della Federazione, abituato a gestire gli equilibri di un calcio spesso caotico, questa è una partita complessa, in cui ogni mossa sarà decisiva. Il verdetto finale, però, spetta alla giustizia. Da questo dipenderà, probabilmente, anche la candidatura di Gravina a un ulteriore mandato.
Aggiornato il 03 dicembre 2024 alle ore 16:19