Bene le italiane in Champions, ma come vola la Dea

È tornata la Champions League. Dopo la pausa nazionali, sono ricominciate le notti di coppa che vedono impegnate anche le compagini italiane. Ieri, hanno giocato Atalanta, Inter e Milan, e tutte e tre le squadre lombarde hanno portato a casa – in maniera differente – i tre punti.

La Dea di Gian Piero Gasperini a sfoderato una prestazione magistrale a Berna, travolgendo lo Young Boys con un sonoro 6-1 che avvicina gli orobici alla qualificazione agli Ottavi di Champions League. Per il tecnico, l’obiettivo era chiaro: blindare il passaggio del turno il prima possibile, in vista delle sfide ben più impegnative contro Real Madrid e Barcellona. La partita si è messa subito in discesa: al 9’, Mateo Retegui apre le danze con il primo dei suoi due gol, bissando poi al 39’. Nel mezzo, una rete di Charles De Ketelaere al 28’ – con un “assist” involontario del portiere svizzero – e il sigillo di Sead Kolašinac al 31’. Nonostante un tentativo di reazione firmato da Silvère Ganvoula all’11’, la superiorità degli orobici è stata schiacciante. Nella ripresa, l’Atalanta non ha abbassato il ritmo. Al 56’, De Ketelaere ha firmato la sua doppietta personale con una splendida conclusione di sinistro. Lazar Samardžić ha poi chiuso il tabellino al 90’, confermando una prova di forza che lascia pochi dubbi sulla solidità e sul momento  della Dea.

Con questa vittoria, i bergamaschi mettono una seria ipoteca sulla qualificazione, mostrando di avere le carte in regola per impensierire anche le big d’Europa.

Invece San Siro si colora di nerazzurro, ma l’Inter ha faticato non poco. Contro il Lipsia, è arrivata  una vittoria di misura per 1-0, firmata da un autogol di Castello Lubeka, in una partita che ha lasciato i tifosi con il fiato sospeso fino alla fine. Il primo tempo è stato un monologo interista: possesso palla al 70 per cento e tedeschi rintanati nella loro metà campo. L’unica rete arriva però da un episodio fortuito, con il difensore classe 2002 che ha deviato nella propria porta un cross innocuo. Nella ripresa, i nerazzurri sembravano poter controllare senza difficoltà, ma dopo un’ora di gioco cala il ritmo, e il Lipsia inizia a guadagnare metri. Kevin Kampl ha sfiorato il pareggio al 68’ con un tiro dalla distanza, mentre Yann Sommer e la difesa interista sono chiamati agli straordinari nell’ultimo quarto d’ora. Con ben 10 retropassaggi al portiere nel finale, l’Inter si è chiusa a riccio, rischiando più del dovuto. Alla fine, però, i tre punti sono arrivati, e i nerazzurri si sono ritrovati momentaneamente in vetta alla classifica. Con la migliore difesa della Champions.

La Milano rossonera doveva vincere a tutti i costi. Soprattutto dopo la contestazione e i fischi dei tifosi scaturiti dal pareggio contro la Juventus in campionato, il Milan necessitava di una vittoria, e non ha deluso. i diavoli di Paulo Fonseca si sono imposti per 3-2 sullo Slovan Bratislava, in una partita più complicata del previsto.

Il primo tempo si è aperto con il Milan a fare la partita, ma gli slovacchi si sono difesi con ordine e hanno avuto anche un’occasione clamorosa al 15, sventata in extremis da Strahinja Pavlović. Il gol di Christian Pulisic, che ha aperto le marcature al 21’ ha dato fiducia ai rossoneri, ma un errore difensivo ha permesso a Tigran Barseġyan, il bomber della Nazionale armena, di pareggiare già al 24. La ripresa è stata tutta un’altra storia. I diavoli sono rientrati con un atteggiamento più aggressivo e hanno capitalizzato due errori da matita rossa dello Slovan con i gol di Rafael Leão e Tammy Abraham, che ha piegato i guantoni del portiere. Sembrava finita, ma i padroni di casa hanno riaperto la gara all’88’ con Nino Marcelli. Nervosismo alle stelle nel finale, culminato con l’espulsione di Marko Tolić al 90’. Nonostante quattro minuti di recupero, il risultato non è cambiato: il Milan porta a casa tre punti fondamentali e torna a respirare in classifica.

Oggi, tocca a Juventus e Bologna chiudere la giornata di Champions League. La prima contro l’Aston Villa di Unai Emery, mentre i felsinei giocheranno contro il Losc Lille, alla ricerca della prima rete europea. Domani, sarà il turno di Lazio, Roma e Fiorentina, impegnate rispettivamente in Europa League e Conference League. I biancocelesti giocheranno all’Olimpico contro il Ludogorets, mentre la lupa volerà a Londra per la trasferta – sulla carta difficilissima – sul campo del Tottenham. Infine, i viola sfideranno in casa il Pafos, compagine cipriota.

Aggiornato il 27 novembre 2024 alle ore 16:51