Nel mondo del tennis ogni vittoria è un passo avanti ma per Alexander Zverev, il trionfo al Masters 1000 di Parigi-Bercy rappresenta qualcosa di più di una semplice affermazione. Fin dai suoi primi passi nel circuito Atp, Sascha è stato riconosciuto come uno dei più grandi talenti della sua generazione. Nel 2017, il tennista tedesco ha raggiunto il suo primo grande traguardo, diventando il più giovane giocatore della storia a vincere gli Internazionali Bnl d’Italia. Quella vittoria ha segnato l’inizio di una carriera in ascesa ed il tedesco ha continuato a collezionare successi, vincendo anche le Atp Finals nel 2018, trionfo che gli ha permesso di stabilirsi tra i top 5 del mondo. Nel corso del tempo, Zverev, è stato spesso definito il “principe” destinato a succedere ai tre grandi del tennis: Novak Djoković, Rafael Nadal e Roger Federer. Nelle sue sfide con i Big Three ha sempre avuto la capacità di giocare alla pari con questi mostri sacri, mostrando un livello di gioco che, almeno sulla carta, gli avrebbe dovuto garantire il salto definitivo verso la conquista di un titolo Slam. Nel 2021, il tedesco ha finalmente messo alla prova la sua solidità mentale e fisica raggiungendo la finale del Roland Garros, contro Novak Djoković.
Nonostante la capacità di lottare punto su punto, l’attuale numero due del mondo ha ceduto nel momento decisivo, perdendo la partita in tre set. Quella sconfitta, purtroppo, non è stato un caso isolato: la sua carriera è costellata di finali perse e di grandi occasioni mancate, che lo hanno relegato al ruolo di eterno sfidante, mai capace di imporsi completamente. Nel giugno 2022 questa fragilità mentale si è trasformata in fragilità fisica: durante la semifinale del Roland Garros la caviglia destra del tedesco ha subito un brutto infortunio che lo ha costretto ad uno stop lungo ben sette mesi. Al termine di questa lunga convalescenza, però, Sascha è tornato con grande determinazione in campo, vincendo quattro titoli in due anni, tra cui il sopracitato Masters 1000 di Parigi.
A 27 anni, Zverev, è ancora giovane ma il tempo per compiere il grande salto finale si sta riducendo, complice anche il grande exploit fatto da Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nell’ultimo anno. L’unica e forse ultima domanda che possiamo porci sul principe del tennis tedesco è: riuscirà mai a conquistare la corona?
Aggiornato il 06 novembre 2024 alle ore 09:20