Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Così cantava Antonello Venditti nel 1991, tra le parole in rima di Amici mai, ed è quello che hanno pensato molti tifosi e appassionati alla notizia della firma di Mario Balotelli con il Genoa di Alberto Gilardino. Il tecnico del Grifone è contento del nuovo acquisto. “Ha il fuoco dentro”, ha dichiarato lunedì scorso, il giorno delle visite mediche e della sigla dell’attaccante azzurro con i rossoblù. “Ho voglia di cominciare, se ho il fuoco dentro? Lo vedrete”, ha dichiarato Super Mario davanti ai tifosi, tra autografi e selfie. Una giornata che ha confermato l’enorme portata – soprattutto mediatica – dell’ultimo rinforzo del Genoa, arrivato senza girarci intorno per provare a scuotere una squadra che ha iniziato malissimo la nuova stagione, che attualmente occupa l’ultimo posto in Serie A e deve fare i conti con il fallimento della 777 Partners, che possedeva il club più antico d’Italia.
Ma per il campione del mondo, Mario non è ancora pronto. Infatti Balotelli ha saltato la prima partita utile per esordire, Genoa-Fiorentina di ieri, non venendo neanche convocato. “È arrivato con grandissima motivazione. Ho parlato tanto con lui. In questo momento il suo programma prevede una settimana di lavoro sia con la squadra sia con lavori fisici. Abbiamo fatto dei test e, per il momento, domani non sarà convocato, una decisione concordata con lui. Pensiamo tra una settimana, a Parma. Pensiamo ora dopo ora, giorno dopo giorno. Balotelli è un ragazzo che va tutelato in tutto e per tutto: ho avuto modo di parlare tanto con lui e so quello che può darci”, ha specificato Gilardino in conferenza stampa, il giorno prima del match.
I fatti parlano chiaro, Super Mario è un bomber di razza che però da circa 10 anni – ammesse e non concesse alcune parentesi di grande calcio – non riesce a fare la differenza, tantomeno trovare continuità. Dal 2014 in poi, l’attaccante palermitano ormai 34enne ha vestito le maglie di Liverpool, Milan, Nizza, Marsiglia, Brescia, Monza, Adana Demirspor e Sion (club svizzero). A parte i tre anni tra le fila degli aquilotti, Balotelli non è riuscito a dare continuità alle sue prestazioni, mozzando la proporzione di bad boy fortissimo che lo ha reso famoso, diventando un bad boy e basta. Ora, con il Genoa, Super Mario spera di tornare a fare la differenza come negli anni dell’Inter e del Manchester City, anche se ha contro di sé l’età anagrafica e la forma fisica non proprio smagliante. Non sarà facile, ma il bello del calcio è che tutto è possibile.
Aggiornato il 01 novembre 2024 alle ore 11:01