È intervenuta la Uefa. L’organo che gestisce il calcio a livello europeo ha sottratto a Milano e allo stadio Giuseppe Meazza l’organizzazione della Finale di Champions League 2027, a causa dell’impasse sui lavori di ristrutturazione che potrebbero coinvolgere San Siro in quel periodo. “Poiché il Comune di Milano non può garantire che lo stadio di San Siro e i suoi dintorni non saranno interessati dai lavori di ristrutturazione nel periodo della finale della Champions League del 2027, è stato deciso di non assegnare la finale a Milano e di riaprire la procedura di gara per designare una sede idonea, con una decisione prevista per maggio-giugno 2025”, ha spiegato la Uefa in un comunicato. La decisione dell’organo calcistico era stata preannunciata lo scorso maggio, quando la candidatura del capoluogo lombardo è stata messa in stand-by.
Da lì, il triangolo formato dalle dirigenze di Inter, Milan e Giuseppe Sala ha continuato a vagliare, dialogare, disquisire sulle varie ipotesi per raggiungere una soluzione al problema stadio. Due impianti separati, un impianto nuovo per entrambi i club, demolire il Meazza, costruire da un’altra parte (ma dove?). Tutti diversi iter che sono stati vagliati, con la fase di dialogo che terminerà ufficialmente il 18 novembre, e sta portando il primo cittadino milanese verso la decisione finale di abbattere San Siro. Ciò che è certo, e che i tre protagonisti della vicenda l’hanno portata troppo per le lunghe. L’Uefa ha avuto la sensazione che, dalle parti di Milano, non ci fosse una linea chiara e concreta da seguire sul problema stadio, e ha agito di conseguenza.
La decisione dell’Associazione era già nell’aria da diversi mesi, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la lettera del Comune di Milano indirizzata alla Figc, che ha chiesto spiegazioni riguardo al Meazza. Difatti, Palazzo Marino non sa ancora se si potranno svolgere i lavori sulla struttura, dal momento che Inter e Milan non hanno ancora deciso quale sarà il futuro di San Siro e se investiranno in quell’area. “La decisione Uefa per la finale di Champions 2027 era già annunciata anche perché è immaginabile che, dopo l’inaugurazione dei Giochi olimpici del 2026, lo stadio di San Siro possa essere sottoposto a una significativa ristrutturazione”, ha commentato il ministro per lo Sport Andrea Abodi. Che aggiunge: “D’altro canto, pur nella competizione tra città e stadi attraverso la quale verranno selezionate le sedi italiane, Milano è un punto fermo per Euro 32”.
Nel frattempo, Alessandro Onorato ha alzato la mano. “Roma è pronta”, e l’Olimpico pure.
Aggiornato il 26 settembre 2024 alle ore 16:25