Finale Diamond League: la rivincita degli italiani

Sabato scorso si è conclusa la stagione di Diamond League: dopo la delusione cocente delle Olimpiadi di Parigi i nostri si sono presi delle belle soddisfazioni. A partire da Leonardo Fabbri nel getto del peso che riesce a vincere il Diamante realizzando anche il nuovo record italiano. Nella finale di Bruxelles, Fabbri riesce a raggiungere la misura di 22.98 metri al primo lancio, aggiornando anche il suo personal best ed il record del meeting (il precedente era il 22.61 dello statunitense Joe Kovacs, griffato nel 2022). Leonardo si prende una rivincita anche contro Ryan Crouser, il tre-volte campione olimpico che si è fermato a 22.79 metri.

A caldo, ai microfoni di RaiSport, ha dichiarato: “Bellissimo. Avevo visto le previsioni, sapevo che faceva molto freddo. Ho tentato la stessa tattica delle Olimpiadi, ossia sparare tutto al primo tentativo. So che Crouser è battibile se si inizia bene perché non è un grandissimo agonista e si irrigidisce se deve rimontare. Sono un atleta molto dinamico, e col freddo mi sono un po’ rallentato. Ma è andata bene con il primo lancio anche se so di essere un atleta che può fare anche più di così. Non vedo l’ora di mettere le mani su questo maledetto diamante. Una vittoria che mi compensa dalla delusione delle Olimpiadi? Sì, perché non sarei venuto qui con la stessa carica. Devo ringraziare il mio allenatore, Paolo, che mi ha aiutato tantissimo, è il miglior coach del mondo. Ma anche l’Aeronautica Militare, il mio mental coach e il mio trainer che mi ha messo in forma facendomi perdere 25 kg. Sto facendo guardare a tutta Italia il getto del peso. Non ho vinto la medaglia olimpica, ma dentro di me ho tante medaglie che valgono quella olimpica”.

Anche Larissa Iapichino è riuscita a riprendersi dalla delusione della finale di Parigi dove si era dovuta fermare al quarto posto.

A Bruxelles Larissa piazza i primi due salti che le garantiscono il primo posto con la misura di 6.80 metri (6.77 al primo saltato, che sarebbe bastato). Riscontro importante per la nostra, che riesce a tenere dietro tutte le americane ed esce dal periodo di down post Olimpiadi.

Stesso discorso per Gianmarco Tamberi: dopo il travagliato epilogo dei giochi di Parigi (con il ricovero in ospedale il giorno stesso della sua gara), riesce al terzo salto a centrare la misura dei 2.34 metri, affondando l’ucraino Doroshchuk che si ferma a 2.31 e l’argento olimpico Shelby McEwen, fuori a 2.17. Si tratta del terzo diamante in carriera per Gimbo.

Bene anche Lorenzo Simonelli che riesce ad agguantare il secondo posto nei 110 ostacoli.

Aggiornato il 16 settembre 2024 alle ore 15:56