Sinner il magnifico

Nessuno come lui. Jannik Sinner è diventato il primo italiano ad aver vinto gli Us Open. L’altoatesino ha liquidato in tre set il “campioncino” di casa – numero 12 al mondo – Taylor Fritz, in un match durato due ore e 17 minuti. Ordinaria amministrazione per la racchetta azzurra che, quando arriva in Finale, è quasi una sentenza. Nel 2024, ha vinto sei finali su sei. Oltre a Flushing Meadows, Sinner ha vinto l’Open di Melbourne – due Slam nello stesso anno – poi Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati. Il classe 2001, a settembre, si trova a 55 vittorie contro 5 sconfitte, di cui due sono arrivate contro Carlos Alcaraz, una contro Stefanos Tsitsipas, una contro Andrej Rublëv e l’ultima contro Daniil Medvedev.

Niente male per un tennista che, dallo Us Open 2023, è stato ben due volte un “caso nazionale”, prima per non aver giocato la Coppa Davis a Bologna (quasi un anno fa) e poi per aver saltato i Giochi di Parigi 2024. Haters gonna hate, chi odia odierà sempre, e nel frattempo Sinner è diventato uno degli otto tennisti ad aver superato la soglia degli 11mila punti Atp, riconfermando il primato nel ranking mondiale. Adesso, Jannik ha perfino “doppiato” il numero quattro al mondo Novak Djokovic, arrivando alla sua undicesima vittoria di fila da Cincinnati, concedendo in totale due set, a Mackenzie McDonald e a Medvedev.

Davanti ai 24mila di New York, il classe 2001 ha dominato Fritz con una calma olimpica, rischiando forse un po’ nel finale, con un break dell’americano che lo ha lasciato 3-5. Ma la freddezza a cui ormai Jannik ci sta abituando gli ha consentito di rifilare quattro game di fila alla racchetta di casa, quando si trovava nel suo momento migliore. Annientamento psicologico totale. Il primo finalista americano agli Us Open, da 18 anni a questa parte, dovrà aspettare ancora un po’ per vincere lo Slam di casa, visto che non è mai riuscito realmente a mettere in discussione la vittoria di Sinner. Neanche con il suo servizio granitico come un paracarro.

“Questo titolo per me vuol dire tantissimo”, ha commentato Jannik in preda all’emozione, prima di essere premiato da Andre Agassi. “L’ultimo periodo per me davvero non è stato facile, il mio team mi ha sostenuto ogni giorno, mi è stato vicino”, ha aggiunto Sinner, riferendosi probabilmente al caso doping. “Io amo il tennis, mi sono allenato tanto per questi palcoscenici, ma oltre il campo c’è una vita e voglio dedicare questo titolo a mia zia”, ha detto l’azzurro, “perché non sta bene e non so per quanto ancora rimarrà nella mia vita. Ed è bellissimo dividere con lei questo momento, è stata una persona importante per me. Auguro a tutti la salute, anche se è un augurio che non si può fare sempre”, ha chiosato il numero uno al mondo. Fritz si è congratulato con il rivale per aver giocato “una grande partita”. “È stato davvero impressionante e troppo bravo”, ha riconosciuto il 26enne di San Diego “Mi dispiace di non avercela fatta ma continuerò a lavorare e mi sento che la prossima volta ce la farò”, ha concluso davanti al tifo di casa, che non ha mai smesso di sostenerlo.

Aggiornato il 09 settembre 2024 alle ore 16:00