Ceccon cuore impavido, oro nei 100 metri dorso

Il re del dorso colpisce ancora. Thomas Ceccon è il nuovo campione olimpico nella sua specialità. Per la prima volta, il 23enne di Schio è salito sull’Olimpo nella disciplina in cui è, già da due anni, il primatista mondiale. Si è lasciato alle spalle Cina e Stati Uniti. Per l’Italia, questa è stata la seconda medaglia d’oro a Parigi 2024 – la prima di sempre nei 100 dorso – dopo la vittoria a sorpresa di Nicolò Martinenghi nei 100 rana. Da una parte, c’è il campione grande, grosso e “vaccinato”, che sa come accogliere un trionfo senza montarsi la testa. “Avendo i 200 tra due giorni me la posso godere solo questa sera, domani devo svegliarmi pensando che non ho vinto niente. Stasera non penso ad altro, e domani è un altro giorno”, ha detto Ceccon nell’intervista post-gara. Mentalità vincente. Dall’altra, c’è invece il genio, la follia, l’attimo fuggente colto alla perfezione da Martinenghi che non ha fatto “la gara perfetta, ma la gara della vita”, come ha confidato in esclusiva all’Agi.

Il nuotatore azzurro ha lasciato la testa della gara al cinese Xu Jiayu al tocco ai 50 metri, per poi fare sul serio. In ripresa, con una progressione micidiale ha trionfato in 52”. Mettendo a segno uno strabiliante 26”90 centesimi nella seconda vasca e rifilando oltre tre decimi a Jiayu e quasi quattro al terzo classificato, lo statunitense Ryan Murphy. “Il mio sogno da ragazzino era andare alle Olimpiadi e vincere. Sapevo che potevo farlo, e questo giorno è arrivato”, ha detto con la sua tipica calma dopo la premiazione. “È un’emozione davvero molto forte, che non ho provato ai Mondiali. Una gara di un minuto che capita ogni quattro anni, ci si gioca tutto, lo sport è così. Oggi mi è andata bene, ho fatto una gara che andava fatta così”, ha chiosato Ceccon. Salvo poi una riflessione sul nuoto azzurro: “Siamo forti, stiamo vincendo tantissimo negli ultimi anni, speriamo che negli altri sport facciano altrettanto. Grazie a tutti i tifosi in Italia, grazie a tutti per il tifo che avete fatto e farete”, ha concluso il – adesso possiamo dirlo – campione olimpico.

Aggiornato il 30 luglio 2024 alle ore 15:59