L’Italia è pronta, tutto su Euro 2024

Gli Azzurri sono in Germania. La Nazionale italiana di calcio, concluse le amichevoli di preparazione, si accinge a iniziare la sua campagna a Euro 2024. Sono circa 5mila i tifosi in trasferta che sosterranno l’undici di Luciano Spalletti in questa nuova avventura, dove gli Azzurri dovranno difendere il trofeo conquistato tre anni fa agli Europei del 2020 (giocati l’anno dopo per via della pandemia di Covid). Durante il primo giorno di campo ad Iserlohn, le migliaia di sostenitori hanno assistito all’unico allenamento a porte aperte dell’Italia tra cori, piccole invasioni di campo e musica.

Ed ecco che Spalletti può già sorridere. È arrivata la prima buona notizia per l’allenatore toscano, visto che Nicolò Barella si è allenato nella partitella a campo ridotto, nella giornata di ieri, e lo staff del commissario tecnico conta di averlo disponibile già dalla prima partita del Gruppo B contro l’Albania. L’Italia inaugurerà il suo nuovo percorso europeo sabato 15 giugno a Dortmund, dove andrà in scena un match decisivo. Si, perché quello degli Azzurri è un “girone di ferro”, visto che oltre alla giovane e talentosa Albania si giocheranno i soli due accessi alla fase ad eliminazione diretta anche la Croazia e la Spagna. “È un girone difficile con grandi squadre. È un gruppo che ci terrà impegnati, ma giocheremo alla morte perché anche noi siamo una grande squadra. Penso che sarà un bellissimo spettacolo per chi ama il calcio”, ha commentato il centrocampista azzurro dell’Arsenal Jorginho. Importante vincere, importante farlo da subito.

Comunque sia, il sostegno dei tifosi si è fatto sentire sin dal primo giorno. “La presenza costante e l’affetto incondizionato penso che ci farà sentire di giocare in casa. Alla fine, la verità è questa: quando siamo venuti nel 2006 avevamo questa sensazione di giocare in casa e penso che anche in questo Europeo sarà così”, ha dichiarato il capo delegazione dell’Italia, il campione del mondo Gigi Buffon. “In bocca al lupo a tutti quanti voi”, ha poi preso parola il vicepremier Antonio Tajani, “ma è giusto che i giovani abbiano degli esempi e ricordare chi non c’è più, penso a Gianluca Vialli e Gigi Riva, grandi campioni. Sono stati esempi non solo come atleti ma anche e soprattutto come uomini”, ha aggiunto il ministro degli Esteri ai margini di un incontro con la squadra a Iserlohn.

Aggiornato il 12 giugno 2024 alle ore 16:57