Alcaraz le roi e Sinner number one: la gioventù che avanza

Il tennis è dei nati nel nuovo millennio. Jannik Sinner è ufficialmente – da oggi – il numero uno del ranking Atp, grazie alla vittoria su Grigor Dimitrov ai Quarti di Finale del Roland Garros (della settimana scorsa) e al ritiro dalla competizione dell’ex number one Novak Djoković, detronizzato dopo 429 settimane all’apice della classifica. L’altoatesino è poi uscito in Semifinale contro chi poi sulla terra francese ha trionfato, ovvero Carlos Alcaraz. Tra i due giovani campioni è andato in scena un vero e proprio scontro al vertice, giocato punto per punto, finito tre set a due in un match durato oltre quattro ore. Il classe 2003 è stato il primo ad essere nato dopo il 2000 ad aver raggiunto la vetta del ranking, seguito a ruota da Jannik. Ora, lo spagnolo è numero due al mondo, ed è il più giovane tennista ad avere all’attivo tre Slam su tre superfici diverse. Al momento, ingiocabile.

Sinner, archiviata la delusione per il Roland Garros, ha già voltato pagina e si sta concentrando per le Olimpiadi di Parigi, che andranno in scena tra poco più di un mese. “Rispetto allo scorso anno comunque sono migliorato molto su questa superficie, e tra poche settimane avrò un’altra opportunità di giocare qui, alle Olimpiadi, un torneo a cui tengo tantissimo”, ha spiegato Jannik ai microfoni dello Slam francese dopo la sconfitta in Semifinale con Alcaraz. “La cosa positiva è che ho fatto un passo avanti su questa superficie e speriamo possa aiutarmi per le Olimpiadi”, ha aggiunto il numero uno azzurro. Poi, sulla rivalità con l’amico-nemico Carlos: “C’era tensione per una partita di prestigio che metteva in palio una finale che non avevamo mai raggiunto in carriera. Le nostre saranno sempre sfide di altissimo livello perché fisicamente siamo messi bene e tennisticamente anche. Con lui ci saranno sempre belle sfide ma gli errori ci stanno. Di certo per il futuro dovrò provare qualcosa di diverso”, ha spiegato Jannik Sinner.

È difficile prevedere chi si potrà frapporre tra i due campioni ormai collaudati del tennis contemporaneo. C’è chi dice che Alexander Zverev, con la Finale persa contro Alcaraz, abbia perso l’ultimo treno verso la grandezza, e che il candidato più titolato a creare il prossimo trio della racchetta sia Holger Rune. L’unico problema del danese, sta nella sua stessa tenuta psicologica sul lungo corso. Tra i vari profili, spiccano quello del 21enne Lorenzo Musetti e dell’americano – forse troppo immerso nella sua figura pubblica – Ben Shelton. Gli altri ragazzi (ora uomini) terribili della racchetta – Casper Ruud e Stefanos Tsitsipas – potranno si ambire a numerose vittorie, ma sembrano giocare comunque un tennis di livello inferiore rispetto a quello di Sinner e Alcaraz. Il futuro è in buone mani.

Aggiornato il 10 giugno 2024 alle ore 17:33