
C’è sempre una prima volta nella vita. E, volendo citare un vecchio spot di una nota birra, “c’è più gusto a essere italiani”. Il Belpaese, nel calcio e nel tennis, può esultare. Prendiamo il pallone. L’Under 17 allenata da Massimiliano Favo – a Cipro, contro il Portogallo – piazza l’impresa. Domina il match, vince 3-0 (a segno il giallorosso Federico Coletta e il milanista Francesco Camarda, autore di una doppietta). Primo trofeo in bacheca per gli Azzurrini in questa categoria. Una Nazionale che, così, dimostra il livello di talento che ha in carniere. Adesso, incrociamo le dita e speriamo che non vi siano fughe verso altri lidi. Se c’è terreno dove coltivare, andiamo avanti. Anche perché, a quanto pare, è stato seminato bene.
Poi ecco il tennis. Jannik Sinner è il primo atleta dello Stivale nella storia a raggiungere la piazza più alta nella classifica Atp. In semifinale del Roland Garros, a Parigi, alle 14,30 di domani affronterà sullo Chatrier lo spagnolo Carlos Alcaraz. Un ex numero del tennis, il grandissimo John McEnroe, in un’intervista al Corriere della Sera dà un consiglio: “Gli occhi sempre addosso, la pressione, tutti che ti tirano per la giacchetta. Dove si riposa in Italia, di solito, Sinner? Lo sa che dovrà andare in giro scortato? È un tipo silenzioso e riservato, a cui piace viaggiare sotto i radar: andrà a sbattere contro l’entusiasmo italiano. Io gli auguro di divertirsi nel ruolo di leader, di concedersi qualche spazio di manovra sennò il numero uno rischia di schiacciarlo”. E poi il duo Simone Bolelli-Andrea Vavassori, che disputeranno la finale. Una coppia italiana in finale da questo torneo mancava dal 1959.
Rimanendo in terra di Francia, anche le ragazze non scherzano. Jasmine Paolini da Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) va in semifinale sia nel singolare che nel doppio. Da una parte elimina Elena Rybakina, numero 4 al mondo: lo scoglio successivo – la russa Mirra Andreeva – viene aggirato. Ora non resta che affrontare la numero 1, Iga Swiatek. Mentre con Sara Errani affronterà l’ucraina Marta Kostyuk e la rumena Elena-Gabriela Ruse. Paolini, a Eurosport, scopre di essere finita nella top 10. Il resto è solo pura emozione. Dice che sarà una sensazione stranissima. E aggiunge: “Voglio chiamare la mia famiglia, loro hanno sempre creduto in me, anche più di me stessa. Gli devo tanto”. Bravi ragazzi. E brave ragazze. Coccoliamoli.
Aggiornato il 06 giugno 2024 alle ore 20:09