Premier League, triplice fischio: tra la sesta di Pep e l’ultima di Klopp

La Premier League è giunta al termine. L’ultima giornata del campionato inglese ha incoronato campione il Manchester City di Josep Guardiola, detto Pep. Gli ultimi 90 minuti sono stati decisivi per la lotta a due tra i Citizens e l’Arsenal di Mikel Arteta, tornato a vincere e convincere sotto la guida del tecnico ex Everton e Gunner. Un’attesa terribile, durata 77 miseri secondi. Stop orientato, tiro ed eurogol: così Phil Foden – attaccante del City premiato come Mvp della Premier – ha aperto le marcature nella sfida scudetto contro il West Ham. Partita conclusa sul risultato di 3-1 per l’undici di Guardiola. l’Arsenal, nonostante la vittoria in rimonta sui Toffees per 2-1, ha potuto solamente guardare gli avversari di una stagione intera sollevare l’agognato trofeo, che manca in casa Gunners dalla stagione 2003-2004 (quella degli invincibili, dei 30 gol di Thierry Henry e dei giubbotti con combinazione di Arsene Wenger).

In Champions, oltre ai due contendenti, si sono qualificate il Liverpool e l’Aston Villa. Per i Villains si tratta del ritorno in Coppa dei Campioni dopo 41 anni, grazie al condottiero per definizione, Unai Emery. In Europa League invece, ci va il Tottenham di Ange Postecoglou e in Conference League il Chelsea di Mauricio Pochettino. I Blues sono riusciti a risollevarsi dopo una stagione senza coppe, ma il cammino verso una posizione che conta – in Premier e in Europa – è ancora lungo.

I will never walk alone, non camminerò più da solo. Questa la massima sintesi, romantica, del discorso di Jürgen Klopp nel suo addio al Liverpool, la squadra guidata dall’allenatore tedesco per nove anni, riportata sul tetto d’Europa. I Reds sotto la guida del tecnico di Stoccarda hanno vinto una Champions League, una Supercoppa Uefa, un Mondiale per club, un Campionato inglese, due Carabao Cup, una FA Cup e un Community Shield (il corrispettivo della “Supercoppaitaliana). Dopo anni gloriosi Klopp ha deciso di lasciare Liverpool per prendersi una “lunga pausa”, parafrasando le sue dichiarazioni. Se continuerà ad allenare, non lo farà di sicuro in Inghilterra, ipse dixit. Non si sono fatte attendere i saluti dai suoi colleghi-rivali, primo fra tutti Pep Guardiola. “Mi mancherà un sacco”, ha ammesso con voce tremante il tecnico spagnolo. Jürgen “è stato una parte molto importante della mia vita”, ha aggiunto l’ex Barcellona nel post partita di Manchester City-West Ham, dopo aver vinto la quarta Premier League consecutiva.

Aggiornato il 20 maggio 2024 alle ore 18:42