C’è una Dea in Europa (League). È l’Atalanta, che approda alla semifinale della competizione continentale. E lo fa eliminando nei quarti di finale il Liverpool, squadra data come la favorita per la conquista del trofeo. I bergamaschi, forti del 3-0 maturato all’andata ad Anfield, stadio dei reds, cadono in casa per 1-0 (gol di Mohamed Salah su calcio di rigore). Ma è una sconfitta indolore. Al Gewiss Stadium è tempo dei fuochi di artificio, della gioia e di un percorso che vede i ragazzi allenati da Gian Piero Gasperini pronti al prossimo ostacolo, che si chiama Marsiglia.
Gasperini non può che esultare. Come riportato da Sky: “Abbiamo eliminato una grande squadra e un grande allenatore con due partite in cui abbiamo messo dentro di tutto. Stasera ci abbiamo messo anche il cuore e il pubblico ci ha aiutati. Dopo il gol di Salah ho pensato che quest’anno abbiamo preso una decina o forse più di rigori di questo tipo un po’ ingenuamente, rischiava di essere una giornata di quelle un po’ storte. Invece su quel rigore abbiamo costruito una giornata fantastica sotto certi aspetti, se fossimo stati più lucidi avremmo fatto anche gol come ad Anfield. C’è stata grande attenzione, anche frenesia, si può difendere in tanti modi: stando dentro l’area o andando a prenderli alti, noi abbiamo scelto questo, e ne è venuta fuori una partita molto veloce e combattuta”.
Alla fine, arrivano pure i complimenti del tecnico avversario, il tedesco Jürgen Klopp. Nel frattempo, la mente, per i nostalgici, va al 1988. E a quella semifinale di Coppa delle Coppe con il Malines (poi persa). Allora l’Atalanta militava nel campionato di Serie B. Ed ebbe accesso al torneo europeo perché, nell’annata precedente, aveva perso la finale di Coppa Italia contro il Napoli, squadra poi vincitrice anche dello scudetto. Ora è il tempo di una nuova storia. E di un capitolo tutto da scrivere.
Aggiornato il 19 aprile 2024 alle ore 17:14