Un alieno di nome Jannik

Jannik Sinner da San Candido, 23 anni ad agosto, è un “alieno”. La certificazione – con tanto di bollo – arriva da Adriano Panatta, che in un colloquio con il Corriere della Sera dice: “Tecnicamente gioca il tennis moderno che giocano tutti. Ma lo fa talmente bene da impedire ai poveretti che si trova di fronte di esprimere il loro di tennis”. Parole di miele per l’attuale numero 2 del ranking Atp, fresco vincitore del Masters 1000 di Miami, dove ha superato in due set (6-3, 6-1) il bulgaro Grigor Dimitrov. Un successo che ha coinvolto anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (“grazie per le emozioni che ci hai regalato e per aver portato il Tricolore ancora più in alto. Auguri campione!”) e il vicepremier, Antonio Tajani (“per la prima volta nella storia un italiano è numero 2 nel ranking mondiale. Sei forte ragazzo, continua a farci sognare. Sei un esempio per tutti”).

Panatta, dal canto suo, rivela: “Non sbaglia mai. Il dritto è una frustata ma il rovescio è unico: non mi ricordo l’ultima volta che ne ha messo fuori uno gratis”. Inoltre, sul rumore della palla colpita da Sinner, nota: “Sfrutta alla perfezione l’attrezzo moderno: il piatto corde, la potenza che la racchetta restituisce ai suoi colpi. I materiali contano tanto. Ai miei tempi, per esempio, se con le scarpe di allora avessimo provato a scivolare sul cemento avremo fatto un carpiato e ci avremmo lasciato la caviglia. Oggi, invece, si muovono in modo incredibile su ogni superficie”.

Insomma: godiamoci Jannik Sinner. Il futuro, in qualche modo, è già segnato.

Aggiornato il 02 aprile 2024 alle ore 19:19