Gli arbitri messi in discussione, proteste in Liga e in Serie A

Durante questo weekend di calcio si è parlato molto di arbitri. E molto probabilmente si continuerà a farlo, perché in diverse partite di Serie Ain primis il big match tra Lazio e Milan di venerdì scorso – le decisioni (sbagliate) degli ufficiali di gara hanno influenzato l’esito delle partite. Nello scontro Champions dell’Olimpico il signor Marco Di Bello, che è spesso salito alla ribalta per alcuni suoi errori – molti dei quali, curiosamente, contro i biancazzurri – prima non ha fischiato un rigore per la Lazio, poi ha espulso Luca Pellegrini (forse il doppio giallo è stata l’unica decisione azzeccata nella sua prestazione) e, da lì in poi, non ha più ripreso il controllo del match. Nel secondo tempo quattro cartellini gialli, tre (si, tre) rossi per le aquile e sei gialli per i rossoneri hanno accompagnato Di Bello in una delle peggiori prestazioni arbitrali mai viste nella Serie A. Il weekend è continuato con degli episodi che, a confronto con il disastro di venerdì, sono sembrati delle semplici sviste. Il fuorigioco semi-automatico fuori uso in Monza-Roma e un rigore inesistente assegnato dal signor Giovanni Ayroldi durante Inter-Genoa – a favore dei nerazzurri – sono gli esempi più lampanti. Ma c’è di più.

Anche in Spagna l’antipatia verso i direttori di gara è stata riaccesa dalla curiosa decisione di Jesús Gil Manzano (uno di quelli “bravi”, spesso arbitro europeo) di fischiare la fine di Valencia-Real Madrid proprio mentre Jude Bellingham stava per segnare la rete del 2-3. Inutile dire che il centrocampista dei Blancos è stato espulso per proteste e il match è finito in parità. “Non ho mai visto una cosa del genere prima d’ora”, ha confessato il mister delle merengues Carlo Ancelotti, che di partite ne ha vissute più di un paio nei suoi miseri 48 anni di carriera.

Ora Manzano rischia un lungo stop, mentre Di Bello è già stato fermato per 30 giorni in Serie A, su decisione del designatore Gianluca Rocchi. Peccato che l’arbitro di Brindisi (come punizione?) volerà a Madrid per fare il quarto uomo in Real-Lipsia, ottavo di Champions League. L’ufficiale di gara sarà Davide Massa. Infine, la cosa che fa più riflettere è l’atteggiamento dell’Associazione italiana arbitri (Aia), sempre lo stesso: ammette gli errori, si scusa, e avanti così. Se nel frattempo vengono compromesse partite o addirittura intere stagioni, è cosa di poco conto.

Aggiornato il 05 marzo 2024 alle ore 16:33